L’infettivologo Stefano Vella si dice “molto preoccupato” per la situazione legata al Covid in Italia e, portando l’esempio del Thanksgiving statunitense, mette in guardia in vista del Natale: “Solo il lockdown funziona”.
Come contrastare il Coronavirus? Con il lockdown. Non ha il minimo dubbio Stefano Vella, infettivologo e docente di Salute globale presso l’Università Cattolica di Roma, intervenuto ai microfoni della trasmissione Agorà, in onda su Rai3, per ribadire le proprie perplessità rispetto a misure intermedie. “Li avete visti i tedeschi?“, ha domandato agli altri ospiti della trasmissione, facendo riferimento alla recente decisione della Cancelliera Angela Merkel di riportare il paese al lockdown in occasione delle festività natalizie. In Italia, spiega ancora Vella, abbiamo avuto il doppio dei casi rilevati in Germania, “tra l’altro vedendoli salire piano piano. Sono molto preoccupato“.
Una preoccupazione condivisa da buona parte del Governo e dai membri del Comitato Tecnico Scientifico, che stanno facendo pressione sull’Esecutivo affinché valuti l’introduzione di norme più severe per limitare al massimo i contatti tra le persone nel periodo di Natale. La terza ondata, data ormai per certa da quasi tutti gli esperti, potrebbe infatti avere proporzioni preoccupanti qualora non si provvedesse sin da ora a mettere in atto forti misure di contenimento.
In questo senso, Vella porta come esempio il caso del Thanksgiving, una delle feste più sentite negli Stati Uniti. Lì, dopo le celebrazioni, i contagi sono aumentati in maniera sensibile, dimostrando che “il problema sono gli aggregamenti in famiglia“, ha affermato l’accademico, sostenendo l’importanza di limitazioni dure anche se impopolari. Il tanto contestato divieto di spostamento tra comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, ad esempio, rappresenta per il docente un buon modo per attuare misure “che riducano le aggregazioni“. Eppure, prosegue Vella, è necessario fare di più: gli assembramenti visti nel fine settimana nelle vie dello shopping delle grandi città non possono non preoccupare, tanto che l’infettivologo sostiene la necessità di agire anche sui comportamenti delle persone nelle strade: “Penso che le misure devono essere spiegate bene alla gente”, ha concluso.
Probabile che l’appello di Vella venga accolto dal Governo, visto che allo studio dell’Esecutivo ci sarebbero, secondo le ultime indiscrezioni, una serie di misure volte a limitare fortemente gli spostamenti e le aggregazioni nelle case in occasione del Natale: tra le ipotesi sul tavolo, anche la possibilità di proclamare tutta Italia zona rossa nel periodo delle feste.