Il Movimento Cinque Stelle in seguito alla mediazione del senatore Barbara Lezzi sembra aver trovato un punto di intesa con il Governo Conte sul Mes.
Il voto per la riforma del Fondo salva stati si terrà domani e, proprio in Zona Cesarini, il Movimento Cinque Stelle sembra aver trovato un’intesa sul Mes, il famigerato fondo del valore di circa 36 miliardi che è stato oggetto di lunghe e intense discussioni tra i partiti membri della Maggioranza. A comunicarlo è la senatrice pentastellata Barbara Lezzi con un lungo post su Facebook: “Ora si tratta di formulare una risoluzione per il Presidente Conte che è chiamato in Europa a dare il via libera alla riforma del MES. Ho trascorso due intere giornate insieme ad altri 60 parlamentari per mediare le posizioni” – scrive Lezzi specificando che la decisione dei Cinque Stelle sul Mes è quasi obbligata dalla volontà di non passare alla storia come il partito che ha peggiorato uno strumento già pessimo – a detta dei membri del movimento. La critica rivolta dai pentastellati alla decisione del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è quella di aver provato ad accettare il Mes senza cambiare i punti contestati dal movimento, come l’adozione dell’Edis: “L’Edis sarà un fondo di garanzia per i depositi bancari. Ricordo a me stessa i disastri bancari che, in barba alla tutela del risparmio sancita dalla nostra Costituzione, sono ricaduti su migliaia di nostri concittadini colpevoli solo di essersi affidati ad una banca piuttosto che a un’altra”.
Lezzi non manca di rispondere anche al giornalista Marco Travaglio che in una lettera aveva considerato la diserzione dei pentastellati verso il Mes paragonabile a quella del politico Fausto Bertinotti nei confronti dell’allora Governo Prodi: “Dissento con fermezza dalla ricostruzione “sull’ottimo” Prodi. Troppo scarna, troppo parziale. Ce ne sarebbero da dire su Prodi ma io le ho già dette”, è la replica del senatore. Come in un certo senso avevano previsto i vertici del partito Italia Viva, i Cinque Stelle sembrano dunque aver trovato un punto di intesa con Gualtieri e Conte per il Mes, una risoluzione che per il Ministro degli affari esteri Luigi Di Maio è segno di una grande responsabilità di partito: “Era ciò che avevo fortemente auspicato e per cui ho lavorato insieme a tutti gli altri. Come ho ribadito più volte, il no all’utilizzo del Mes resta fermo, ma il voto di domani sarà un voto sul Governo“, afferma il pentastellato, invitando i colleghi di partito ad agire responsabilmente. Tutto risolto, dunque? Non ancora. Nonostante questa distensione dei toni da parte di Lezzi e del Movimento, i Cinque Stelle restano in forte opposizione verso il Mes. Ed è la stessa senatrice a ricordare quali sono le condizioni per tenere unito un Governo che continua a vacillare sempre in occasione di importanti votazioni: “Tutto a posto allora? No. Il testo dovrà essere ulteriormente mediato con il resto delle forze di Maggioranza. È questione di coscienza, meglio fare la cosa giusta”.
Né utili idioti né fessi.
Caro Marco Travaglio,
convengo sul non essere utili idioti ma aggiungo che non si deve…
Posted by Barbara Lezzi on Tuesday, December 8, 2020