Fermati dopo il coprifuoco: “Dobbiamo prendere una ragazza ed uccidere i suoi genitori”

Ad Imola, durante un normale controllo su un’auto in circolazione dopo il coprifuoco i Carabinieri hanno arrestato tre persone con un coltello e pessime intenzioni.

Carabinieri 5 dicembre 2020

Un normale controllo che si sarebbe dovuto concludere con una sanzione e un ammonimento: invece, i Carabinieri di Imola hanno scoperto che quelle tre persone trovate a bordo di un’auto avevano intenzioni molto peggiori che sfuggire al coprifuoco anti Covid per farsi un giro. E’ successo lunedì notte, quando alcuni militari hanno notato un’auto in moto di fronte ad uno dei tanti condomini di un quartiere di Bologna. Insospettiti dalla presenza di tre persone nel veicolo, i Carabinieri di Imola hanno fermato il mezzo ed effettuato i controlli di routine che si svolgono qualora una persona sia sorpresa a violare il coprifuoco. Una procedura che molto spesso si risolve con una multa o un semplice controllo dei documenti: invece, i militari sono rimasti increduli trovando a bordo del mezzo un borsone, contenente passamontagna, coltelli e un paio di manette oltre a lacci emostatici ed altri strumenti adatti ad offendere. Le persone a bordo della Fiat Panda – tre uomini di 25, 37 e 45 anni – sono stati trasportati in caserma dove hanno subito un interrogatorio, al termine del quale hanno confessato le loro intenzioni e le ragioni per cui avevano infranto il coprifuoco.

Inizialmente il terzetto ha provato a giustificarsi, affermando di aver appena staccato da lavoro. Insospettiti dall’orario – il fermo è avvenuto intorno alle due di notte – i militari dell’Arma hanno chiamato l’azienda presso la quale i sospetti avevano detto di essere impiegati, ricevendo un responso negativo. A quel punto, l’interrogatorio è andato avanti finchè i tre hanno confessato di essere usciti di casa per rapire una ragazza ed assassinare i suoi genitori. La giovane di 23 anni, residente proprio nel condominio preso di mira dal gruppo, aveva lasciato uno degli uomini a gennaio e il 45enne – originario di Bologna – non si era rassegnato alla fine della relazione. I tre sono usciti dopo il coprifuoco per agire con il favore delle tenebre. Fortunatamente per la giovane, la decisione di uscire dopo le 22 è stata fatale per il gruppo che è stato facilmente individuato dal momento che la strada era praticamente deserta, salvo che per la loro auto e le pattuglie dei Carabinieri.

La comitiva è ora in stato di arresto per la premeditazione di ben tre omicidi e un rapimento: dopo aver ucciso i genitori della giovane e averla rapita e legata, i tre avevano intenzione di fare una visita al nuovo fidanzato della 23enne ed ucciderlo. Nella folle mente dell’ex compagno, questo l’avrebbe spinta a tornare con lui. Almeno in questo caso, un triplice delitto passionale come i tanti che avvengono ogni giorno nel paese, è stato evitato. La 23enne era stata già messa in guardia da alcuni amici riguardo le intenzioni del suo ex compagno ma aveva pensato si trattasse di un macabro scherzo: a quanto pare, le tremende minacce dell’uomo erano tutto tranne che una messa in scena.

 

 

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