Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha deciso di prorogare la chiusura dei centri commerciali nei festivi e prefestivi con una nuova ordinanza.
Dicembre è probabilmente il mese più importante per i negozianti che tra saldi e offerte per il Natale incassano ogni anno cifre considerevoli. Ma quelli della Regione Lazio dovranno aspettare perchè il Presidente regionale Nicola Zingaretti ha deciso di posticipare la riapertura dei centri commerciali rispetto a quanto previsto dall’ultimo Dpcm. Nel testo della nuova ordinanza, firmata proprio dal Presidente Dem, si legge: “La Regione Lazio ha deciso di prorogare le due ordinanze con l’ obiettivo di limitare le occasioni di assembramento all’interno di aree come i grandi mercati o i centri commerciali che, soprattutto nei fine settimana e nei giorni di festa, sono molto affollate”. Una decisione che farà sicuramente storcere il naso a più di un negoziante, dato che anche il Ponte dell’Immacolata vedrà i negozi giudicati non essenziali tenere chiusi i battenti: l’ordinanza copre il periodo fino all’8 dicembre 2020, spiega il testo firmato da Zingaretti.
La decisione è arrivata dopo un lungo incontro tra Zingaretti e il comitato per la pubblica sicurezza e riguarderà non solo tutti i centri commerciali ma anche i mercati all’aperto e qualsiasi altra attività commerciale che possa causare assembramenti. Per far fronte all’emergenza economica che sicuramente non sarà alleggerita da questa ennesima chiusura, il segretario Dem ha richiesto urgentemente altri fondi al Governo che ha recentemente messo a disposizione ulteriori 8 miliardi per i bisognosi con il Decreto Ristori: “La Regione Lazio si farà promotrice di fronte al Governo per un tavolo che ascolti le esigenze e le richieste di queste categorie commerciali in sofferenza da mesi a causa della pandemia”, si legge nelle ultime righe del documento. Gli spazi commerciali interessati dall’ordinanza – nello specifico – sono i centri commerciali con superficie superiore a 2.500 metri quadrati nelle metropoli più grandi e 1.500 metri quadrati per quanto riguarda i centri abitati con meno di 10.000 abitanti. Sono invece esclusi dal provvedimento quei mercati all’aperto adibiti esclusivamente alla vendita di generi alimentari, considerati quindi beni essenziali. Non solo il Natale ma anche il periodo pre festivo diventa sempre più blindato.