Sono finiti in manette le due donne e l’uomo che a Milano hanno tentato di chiedere il Reddito di Cittadinanza illecitamente. Ci avevano già provato più volte.
Accade a Milano: si sono presentati in ben tre uffici postali diversi, esibendo la documentazione richiesta per l’erogazione del Reddito di Cittadinanza e le carte di identità. Ma in tutti e tre i casi gli operatori delle Poste si sono accorti che i documenti erano falsi. Sono finite così in manette tre persone – due donne ed un uomo di età compresa tra i 44 e i 63 anni e di origini romene – che hanno tentato più volte di ottenere un sussidio che non spettava loro. La banda si è prima presentata presso un ufficio postale, fuggendo però quando l’operatore ha messo in discussione l’autenticità dei documenti presentati dai tre, per poi dividersi e ripresentarsi a distanza di poche ore al banco delle Poste di Monte Ceneri e a Via Urbano III. L’uomo è stato scoperto da un operatore del banco di Monte Ceneri per un timbro contraffatto sulla sua carta di identità che certificava la residenza a Milano. A tradire le due donne che si sono dirette in Via Urbano III invece è stata la troppa ingordigia: entrambe avevano già richiesto il Reddito di Cittadinanza poco tempo prima e il personale delle Poste si è insospettito nel rivedere nuovamente le due complici in fila per la stessa operazione.
Il Reddito di Cittadinanza, a detta del Governo, fa gola a molte persone che lo richiedono illecitamente: un caso molto famoso è quello dei fratelli Bianchi, i picchiatori di Colleferro che hanno portato avanti per anni uno stile di vita lussuoso grazie al denaro percepito illecitamente, come ha scoperto la Guardia di Finanza. Ma a Milano – raccontano gli operatori – episodi come questo sono all’ordine del giorno: il 7 ottobre un uomo di 51 anni era finito in manette per aver presentato una carta d’identità falsa. Poco prima, la stessa sorte era toccata ad un uomo di origini romene di 32 anni: aveva dichiarato di essere residente a Milano presentando anche in quel caso un documento falso, subito smascherato. L’erogazione del Reddito di Cittadinanza è teoricamente scaduta a novembre ma il Governo sta valutando se indire un mese di sospensione a dicembre per gli aventi diritto, in attesa di una riforma di questo strumento che viene difeso a spada tratta soprattutto dal grillino Luigi Di Maio: “Ha ridato dignità a tante persone dimenticate dallo Stato, nessuno si metta in testa di cancellarlo”, le ultime dichiarazioni del politico in merito al Reddito. Purtroppo, i casi in cui il denaro non arriva a chi ne ha davvero bisogno bensì a persone che intentano truffe sono molteplici.