Speranza promette il vaccino a gennaio, la virologa Gismondo “Spero sappia cosa sta facendo”

Mentre il ministro Roberto Speranza promette che a gennaio il vaccino sarà disponibile per tutti e gratis, alcuni virologi sono scettici e chiedono più dati.

speranza 2 dicembre 2020
Getty Images/John Thys

“Non metto in dubbio le sue parole, ma quella del ministro della Salute mi sembra una soluzione magica”: con queste parole rivolte ad Affari Italiani, la virologa Maria Rita Gismondo – impegnata presso l’Ospedale Sacco di Milano – risponde al Ministro Roberto Speranza che promette che il vaccino anti Covid sarà disponibile a gennaio, senza spese aggiuntive per tutti gli italiani: “A gennaio arriveranno 202 milioni di dosi del primo farmaco”, ha detto il ministro riferendosi al farmaco sviluppato dalla casa statiunitense Pfizer, la società che ha reso disponibile il medicinale prima di tutte. Sul farmaco però permane lo scetticismo di medici come Andrea Crisanti e Gismondi, che afferma: “Mi auguro che Speranza sia consapevole di che cosa significhi una vaccinazione gestita a livello regionale, che tenga presente che avendo scelto la Pfizer, che oltre ad essere l’azienda più costosa, il vaccino deve essere mantenuto a meno 70 gradi”. Con il vaccino dunque, arriverebbero una serie di problemi logistici non da poco: basti pensare che la sola distribuzione del vaccino antinfluenzale è stata a dir poco problematica in questo periodo.

Inoltre, riguardo le affermazioni di Speranza sul vaccino, sorge un nuovo problema – sempre a detta del virologo: “Mi auguro inoltre che il ministro sia consapevole che la Pfizer afferma che il suo vaccino non previene l’infezione da Covid-19 ma ne attenua i sintomi“, le parole del medico. Il vaccino della Pfizer è stato anche criticato da alcuni medici in quanto non ritenuto completamente sicuro. O meglio, i dati diffusi dalla casa farmaceutica in merito ai test sono stati ritenuti insufficienti, anche se numerosi esperti hanno voluto sottolineare che ogni singolo farmaco, compresi quelli più utilizzati quotidianamente da milioni di italiani o somministrati negli ospedali – come la penicillina – può portare effetti collaterali sul lungo termine: “Non conosciamo ancora alcuni dati importanti e pertanto rimanere perplessi è lecito”, prosegue il virologo, aggiungendo che la Pfizer e le sue concorrenti hanno presentato solo pochi comunicati stampa privi di dati. Per concludere le sue considerazioni, Gismondi afferma di volersi vaccinare ma non a gennaio: Mi vaccinerò sicuramente ma quando ci sarà un vaccino che riterrò sicuro”, sono le parole con cui conclude la sua intervista. Nel frattempo, le altre nazioni europee però mordono il freno: la Gran Bretagna è il primo paese a dare il via alle vaccinazioni di massa contro il Covid.

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