Ma il suo non è stato un passato solo di sofferenze: non è da tutti, infatti, fare successo a soli 19 anni. Con i Lùnapop infatti la fama è arrivata prestissimo e il cantante ha raccontato diversi modi tramite i quali i componenti della band violavano tutte le regole dello spettacolo possibili. “Entravamo nei camerini altrui a rubare la biancheria intima delle star per regalarla agli amici. Organizzavamo feste invitando le ragazze incontrate per strada. Non vidi mio padre e mia madre per due anni. Fu la scoperta del sesso“.
Un aneddoto molto divertente riguarda il bassista Nicola Balestri, soprannominato “Ballo“, quando ancora minorenne aveva bisogno del permesso dei genitori per poter partecipare alle serate promozionali. Senza l’autorizzazione di questi, una sera “Si gettò dalla finestra di casa con l’ombrello, come Mary Poppins. Finì in ospedale“, ricorda Cremonini.
Un ragazzo atipico, però, soprattutto per il fatto che a questa vita da adolescente borderline il cantautore accostava il piacere di intrattenersi nel confessionale. “Ogni settimana ci portavano a confessarci. I miei amici sbuffavano, stavano cinque minuti, mentivano, e se ne andavano. Io restavo per ore“, racconta, “Don Giulio, può essere che io sia stato chiamato da Dio? Alla fine il sacerdote era esausto“, ha concluso divertito.
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