Con il Decreto Ristori quater, il premier Giuseppe Conte intende aiutare i settori in crisi. Parallelamente, arrivano interventi su tasse, debiti e ganasce fiscali.
E’ stato approvato in queste ore dal Consiglio dei Ministri il Decreto Ristori quater. Con questo provvedimento – del valore di otto miliardi di euro – il Governo si propone di mantenere la promessa di non abbandonare tutti quei lavoratori messi in ginocchio dalla crisi causata dallo stop e dalle restrizioni dovute al Coronavirus. Non solo: nel testo del decreto si fa riferimento anche ad una riduzione della pressione fiscale tramite la rateizzazione di debiti, il posticipo di alcune importanti scadenze legate alle imposte e lo stop alle ganasce fiscali.
Il Decreto Ristori quater prevede innanzitutto bonus che oscillano tra i 1.000 e gli 800 euro per i lavoratori stagionali, in particolare quelli occupati nel settore sportivo e nella ristorazione. In aggiunta, la scadenza del pagamento di Irpef, Ires e Irap per le attività lavorative slitta dal 30 novembre al 10 dicembre, posticipo destinato anche alla dichiarazione dei redditi per via telematica. Chi dovesse dimostrare di aver subito un calo dei fatturati pari ad almeno il 33% delle proprie entrate inoltre – previa presentazione del modulo 770 – può richiedere un ulteriore spostamento della scadenza al 30 aprile 2021. E parlando del settore della ristorazione nelle Zone Rosse, le rate della rottamazione e del saldo e stralcio vengono congelate fino al 1 marzo 2021, misura che va a toccare – secondo le stime – più di due milioni di contribuenti: lo Stato rinuncia temporaneamente a 950 milioni di Euro.
Un altro importante articolo contenuto del Decreto Ristori quater riguarda le ganasce fiscali: infatti, se prima i cittadini in difficoltà economica potevano pagare a rate debiti fino a 60.000 euro, tale soglia viene ora fissata a 100.000. Tutte notizie rassicuranti per quelle persone che hanno denunciato più volte la loro impossibilità di pagare debiti o tasse su attività che sono ormai chiuse – o lavorano ad orario ridotto – da mesi. Un lasso temporale a cui vanno sommate le perdite subite durante il lockdown completo. Il Decreto comunque non riguarda soltanto lavoratori e proprietari di attività ma anche alcune istituzioni. Per i debiti in scadenza, il Governo Conte intende distribuire 250 milioni di euro alle Regioni. Un totale di più di 62 milioni di euro andranno alle Forze dell’Ordine per coprire indennità e straordinari, questi ultimi pagati anche ai Vigili del Fuoco nella misura di 5,3 milioni di euro. Per finire con i risarcimenti, il settore delle fiere e dei congressi otterrà 500 milioni di euro mentre 92 andranno al settore sportivo.
Il decreto contiene anche una misura legata al Parlamento: le elezioni per i posti vacanti alla Camera e al Senato si svolgeranno necessariamente entro il 31 marzo 2021. Il Decreto appena approvato contiene misure molto importanti che i settori più in crisi necessitano come l’ossigeno. Con la pandemia che continua ad infuriare nel Paese e gli scienziati ancora incerti su quanto questa situazione di stasi nel paese si protrarrà nel tempo, il rischio è che le perdite economiche diventino davvero insostenibili, specie per una nazione che ha già perso una considerevole fetta del proprio Prodotto Interno Lordo.