Il “piano cashback” per premiare chi acquista presso i negozi fisici pagando con le carte e le app dovrebbe arrivare entro metà dicembre. Una misura per spingere e rilanciare l’economia ma anche per combattere l’evasione fiscale
Sarebbe dovuto partire come una sperimentazione già tra una settimana, il primo dicembre, ma invece per il lancio del piano cashback si dovrà attendere almeno l’8 dicembre, giorno più, giorno meno. Alla base della decisione dell’Esecutivo sul quando far partire il piano di rimborso per quanti realizzano acquisti con carte o app presso negozi fisici, ci sono degli equilibri delicati, che rispecchiano le due anime della pandemia: quella economica e quella sanitaria. Da una parte c’è il pressing degli esercenti, impauriti dal calo del fatturato dovuto alle limitazioni causate dall’emergenza sanitaria, e che anche per questo vogliono rinviare gli sconti del Black Friday. Dall’altra parte c’è la necessità di seguire l’andamento dei contagi, per poter valutare se e quando sarà possibile avviare una campagna pubblicitaria finalizzata proprio a far aumentare il flusso dei clienti nei negozi fisici. Il che, in un momento in cui metà del Paese si trova in zona rossa e tutti gli sforzi sono concentrati sul mantenere le persone nelle proprie case il massimo possibile, sarebbe un vero controsenso. Ma il calo dei contagi potrebbe aprire uno spiraglio in senso opposto.
Il piano del cashback – che in italiano significa proprio “soldi indietro” – è stato previsto dalle bozze di regolamento del Mef in finalizzazione dal mese scorso. In origine, il provvedimento è stato pensato come strumento per combattere l’evasione fiscale, aumentando così la tracciabilità degli acquisti. Ma con la pandemia, la normativa vuole anche spingere i consumi presso i negozi fisici. Il meccanismo mette a disposizione degli utenti 150 euro di rimborso per il solo mese di dicembre, che scatta con un minimo di 10 operazioni con carte o app per le quali verrà rimborsato il 10% dell’importo. Tuttavia per usufruire del rimborso è necessario fare almeno 10 acquisti, con un tetto di 15 euro di rimborso per ogni transazione. Così, anche se si dovessero spendere 300 euro in un singolo scontrino, il cashback che si otterrà sarà comunque di 15 euro. In definitiva bisognerà spendere 1500 euro per avere un rimborso di 150. Il rimborso spettante arriverà a febbraio, con un bonifico diretto sul conto corrente indicato in fase di iscrizione al servizio. L’adesione al programma si realizza su base volontaria. Per poter accedervi è necessario essere maggiorenne ed avere la residenza in Italia. L’iscrizione si fa tramite Spid o via l’app IO.
Quello di Natale l’anticipazione di un bonus che andrà – a regime – per un intero semestre. Come ha fatto filtrare Palazzo Chigi, sul sito che lancerà la campagna informativa del Governo dovrebbero essere sintetizzati i cardini del meccanismo: rimborso del 10% delle spese per chi usa carte e app, per un massimo di 150 euro a semestre – che scatta con un minimo di 50 operazioni. L’obiettivo ultimo dell’Esecutivo è estendere l’uso della moneta elettronica a quanti più settori, non solo per l’acquisto dei beni, ma anche per quello dei servizi: dai supermercati ai negozi, passando per gli artigiani e i professionisti.