L’intenzione del Governo di confermare, anche nel prossimo Dpcm, la misura del coprifuoco è confermata dalle parole del Ministro Francesco Boccia, secondo il quale “far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia”. E mentre il Centrodestra attacca, dalla Chiesa arrivano segnali distensivi.
E’ bufera attorno al Ministro per i rapporti con le Regioni Francesco Boccia. A scatenare le polemiche, una frase pronunciata nel corso di un incontro con i Governatori, nel quale il Governo e le amministrazioni regionali si stavano confrontando sulle misure di contenimento del Covid da inserire nel prossimo Dpcm. Quando la riunione ha affrontato il tema del mantenimento del coprifuoco alle 22, diversi Presidenti di Regione hanno manifestato al Ministro la necessità di pensare a provvedimenti di altro genere, anche al fine di poter garantire ai fedeli la possibilità di seguire, alla mezzanotte della vigilia , la messa di Natale. “Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia“, avrebbe risposto il responsabile dei rapporti con gli Enti locali, lasciando intravedere una probabile conferma del coprifuoco.
Una frase fatta trapelare probabilmente proprio da qualche Presidente di Regione e contro la quale il Centrodestra si è immediatamente scagliato con forza. Secondo Boccia, tuttavia, il vero errore sarebbe, data la complessità del momento, “non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati“. Il Ministro, per avvalorare la sua tesi, avrebbe poi fatto sottolineato che il Natale dovrebbe rappresentare un atto di fede, svincolato da stringenti vincoli orari.
Una tesi non condivisa dai partiti di Opposizione, che hanno duramente contestato le affermazioni del Ministro: secondo il leader della Lega Matteo Salvini, non è normale che chi, come Boccia, ha responsabilità istituzionali “proponga una nascita anticipata di Gesù Bambino. Un ministro che dice questo manca di rispetto a un Paese legato profondamente ai simboli cattolici“. Più in generale, molti dei Governatori del Centrodestra insistono sul tema della messa di mezzanotte come leva per una modifica – quanto meno per una deroga – alla misura del coprifuoco.
Sul tema, intanto, sono arrivati anche i primi pareri dalla Santa Sede e da alcuni uomini di Chiesa. Tra questi Monsignor Michele Pennisi, Vescovo di Monreale, secondo il quale l’anticipo della Messa di Natale non comporterebbe nessun problema: “Non c’è nulla di strano ad anticipare la messa di Natale di due ore“. Il punto fondamentale della vicenda, secondo Pennisi, sta nella necessità di rispettare le regole, cosa che le Diocesi fanno puntualmente. “Già in Vaticano il Papa celebra due ore prima, e la vigilia di Natale nelle parrocchie c’è già chi celebra la sera alle diciotto. Dov’è il problema? Non ne farei un dramma“, ha concluso il Vescovo di Monreale.
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