Tutto il Centrodestra, alla fine, ha votato sì allo scostamento di bilancio. Forza Italia sembra essere sempre più vicina al Governo e sempre meno in sintonia con gli alleati di Centrodestra.
Lo scostamento di bilancio è stato approvato con 552 voti a favore. Non c’è stato nessun contrario e soltanto sei astenuti. Alla fine anche tutto il Centrodestra si è espresso a favore. A dare il “là” il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi che sembra essere sempre più vicino alle posizioni del Governo e sempre più in rottura con gli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Già ieri sera Berlusconi aveva anticipato: “Il Governo ha accolto le nostre richieste sul sostegno economico agli autonomi e sul rinvio delle scadenze fiscali. Mi sono esposto in questa trattativa e non posso perdere la faccia. Noi sullo scostamento di bilancio voteremo sì”. A determinare la posizione dell’ex premier hanno contribuito le pressioni fortissime provenienti dall’ala “governista” del suo partito la quale non ha mancato di sottolineare la distanza – forse ormai insanabile – tra le richieste di Forza Italia e quelle di Lega e Fratelli d’Italia ritenuti troppo intransigenti e ambiziosi. Fatto sta che questa mattina Berlusconi ha abbandonato del tutto i toni concilianti e ha chiamato il suo gruppo riunito a Montecitorio per sentenziare: “Forza Italia vota a favore. Gli altri decideranno cosa fare”.
Berlusconi sempre più vicino al Governo
Nel corso delle dichiarazioni sul voto in Aula alla Camera, il deputato di Fdi Tommaso Foti ha precisato: “Fratelli d’Italia è dalla parte degli italiani. Questo voto non è per la Maggioranza ma per amore dell’Italia”. Mentre chi ha preferito astenersi sono stati i deputati di +Europa di Emma Bonino e di Azione di Carlo Calenda. Il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova ha chiarito così la loro scelta: “Astenersi è un segno di responsabilità nei confronti degli elettori del Paese”.
Questa mossa di Berlusconi – in linea con il Governo e pronto anche a dissociarsi dagli alleati dell’Opposizione – potrebbe far ritrovare al Cavaliere quella perduta centralità che si è sentito “usurpare” dai due alleati Salvini e Meloni. Fino alla fine Lega e Fdi erano cauti, in attesa di vedere una risposta alle loro richieste da parte della Maggioranza. Più deciso, invece, l’ex premier, più spedito verso il sì. E ora – grazie all’apertura alle sue richieste da parte del Ministro dell’economia Roberto Gualtieri – Berlusconi può ergersi a paladino delle categorie che si sono sentite messe all’angolo e trascurate, non considerate e penalizzate dalle misure restrittive: commercianti e piccoli imprenditori. Un’apertura del Governo verso Forza Italia è del resto sostenuta da diverse voci all’interno del Partito Democratico mentre resta fermo il no dei Cinque Stelle. E dopo questo “sì” votato non senza dolore da tutto il Centrodestra, la scissione sembra sempre più vicina. Il recente passaggio di altri deputati Azzurri nelle fila del Carroccio che, la scorsa settimana, ha deciso di votare contro la norma “salva Mediaset“ il “no” dei grillini a Mostarda in Calabria ritenuto – esattamente come la Lega – troppo vicino ai Dem e ora lo scostamento di bilancio: l’aria è quella di un rimescolamento delle carte in tavola che potrebbe avvenire anche a stretto giro.