L’accusa di stupro a carico di Ciro Grillo, figlio del co-fondatore del Movimento Cinque Stelle, diventa doppia. Le ragazze vittima di violenza sarebbero state due quella famosa notte in Costa Smeralda. Nessuna dichiarazione dal padre.
Dopo quasi 500 giorni si sono chiuse le indagini per violenza sessuale di gruppo aggravata ai danni di Ciro Grillo – figlio del co- fondatore del Movimento Cinque Stelle, Beppe – e dei suoi amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria . Tuttavia, da una foto contenuta nel fascicolo è emerso che le vittime di abusi furono due e non una come si pensava in un primo momento. Nelle carte si legge: “Grillo, alla presenza di Capitta che scattava fotografie per immortalarlo e di Lauria, appoggiava i propri genitali sul capo di R. M., la quale, in stato di incoscienza perché addormentata, era costretta a subire tale atto sessuale”. Il 16 luglio 2019 Ciro e i suoi amici si trovavano in Costa Smeralda. Dopo aver trascorso la serata al Billionaire di Flavio Briatore, andarono in un uno dei due appartamenti della famiglia Grillo al Piccolo Pevero insieme a due ragazze: R.M e S.J. Lì consumarono tutti e tre rapporti sessuali con una delle ragazze, una studentessa che dieci giorni dopo li denunciò accusandoli di averla fatta ubriacare per poi stuprarla: ” Mi ha violentato uno, poi a turno gli altri tre…”. L’amica – in base alla versione della vittima – non si era accorta di nulla perché, anch’ella ubriaca, si sarebbe addormentata in soggiorno. Ma ora questa foto recuperata dai cellulari dei ragazzi cambierebbe tutto e l’accusa di violenza sessuale diventa doppia. La difesa ha sempre portato avanti la linea del rapporto consenziente.
Entrambe le vittime provengono da due famiglie molto in vista. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Verità – che ha avuto modo di consultare le carte – il padre di R.M. è un banchiere con ruoli apicali in istituti americani e svizzeri. Ma, stando al quotidiano, non si sarebbe ancora costituito parte civile nè avrebbe preso un avvocato. Mentre il papà di S.J., l’altra giovane presunta vittima, è gestore di un fondo e la madre una manager. Proprio la famiglia della seconda presunta vittima si è rivolta all’avvocato Giulia Bongiorno che, insieme alla show girl televisiva Michelle Hunziker, ha fondato l’associazione Doppia Difesa, a supporto delle donne vittime di abusi, stalking e violenze.
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