Il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra chiede scusa “alle persone che si sono sentite offese e colpite” dalle sue dichiarazioni in merito alle ultime elezioni regionali in Calabria, nelle quali faceva esplicito riferimento alla malattia della Presidente, recentemente scomparsa, Jole Santelli. Poi, però, precisa: “l’elettorato è responsabile delle proprie scelte”.
Non accenna a placarsi la bufera attorno al Senatore del Movimento 5 Stelle Nicola Morra, le cui dichiarazioni riguardo le elezioni regionali in Calabria e la deceduta presidente Jole Santelli hanno provocato un’eco che non si è ancora esaurita. Tornato sull’argomento, il Presidente della Commissione Antimafia ha chiesto scusa “alle persone che si sono sentite offese e colpite” dalle sue parole, senza però fare passi indietro sostanziali riguardo la propria posizione: “Io ho semplicemente ricordato come l’elettorato debba essere pienamente responsabile delle proprie scelte“, ha affermato.
Un’uscita che ha dato nuova energia alle proteste del Centrodestra, ormai da giorni sul piede di guerra e fermamente intenzionato ad ottenere le dimissioni di Morra. Le polemiche, ormai ingestibili, hanno spinto anche il Movimento 5 Stelle a prendere formalmente le distanze da quanto affermato dal proprio Senatore, con Luigi Di Maio che, intervistato telefonicamente da Radio Capital, ha sottolineato come le parole del Presidente dell’Antimafia non rispecchino il pensiero del Movimento. Dall’Opposizione, però, rincarano la dose. E mentre Salvini insiste – “Si sciacqui la bocca e si dimetta” – da Forza Italia è Giorgio Mulè ad accusare: “Le parole del senatore Morra non solo non sono delle scuse ma sono un’ulteriore ferita nei confronti della memoria di Jole Santelli, dei malati di cancro e dei calabresi“.
Il Senatore grillino, dopo aver affidato all’Ansa le proprie precisazioni, nelle quali sottolineava “il massimo rispetto per chi vive la condizione della malattia“, ha replicato in una nota alle accuse provenienti da Forza Italia, sostenendo che il partito abbia un problema nella genesi: “questo problema si chiama Marcello Dell’Utri“. Benzina sul fuoco – in un momento già esplosivo – che Morra ha continuato a versare ricordando il “numero impressionante di condannati, rinviati a giudizio, condannati con sentenza definitiva per reati afferenti il mondo del 416bis che è associazione a delinquere di stampo mafioso“, presenti nelle liste di Forza Italia. Il Presidente dell’Antimafia, nel ribadire le proprie scuse a chiunque si sia sentito toccato o offeso dalle sue dichiarazioni, ha quindi voluto precisare come le sue parole siano state oggetto di quello che definisce un taglia e cuci. Secondo il Senatore, prendendo diversi estratti di un più ampio ragionamento, si sarebbe cercato di far intendere al pubblico qualcosa che lui non avrebbe mai pensato.
In questo senso, Morra rispedisce al mittente qualsiasi accusa di insensibilità. “Mi dispiace che una parte politica voglia fare strumentalizzazione quando al contrario noi dovremmo combattere le truffe a danno della sanità“. Parole che potrebbero però non bastare neanche a chi, all’interno dei 5 Stelle, ha insistito perché Morra correggesse il tiro rispetto alle prime esternazioni. Su tutti il capogruppo alla Camera Davide Crippa, secondo il quale le dichirazioni del Presidente Antimafia sono “inaccettabili. E’ stato un errore unire logiche politiche a temi molto delicati come quelli della malattia oncologica“.
A rincarare la dose è poi arrivata una nota ufficiale diffusa dal Movimento, in cui si sottolinea una netta presa di distanza dalle parole del Senatore, che “non rispecchiano il pensiero del M5S“. A proposito della responsabilità degli elettori, nella nota 5 Stelle si legge che “I cittadini chiamati al voto e ad esprimere la loro preferenza lo fanno sulla base della loro libera e insindacabile opinione“, in virtù della quale, precisano i grillini, anche il Centrodestra dovrebbe chiedere scusa, per aver portato all’interno delle istituzioni personaggi come l’arrestato Presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini.
L’Opposizione non ci sente, e anzi prende la palla al balzo: secondo Salvini, Morra “utilizza la commissione Antimafia per aggredire i rivali politici“, mentre Luigi Vitali, di Forza Italia, conferma quanto anticipato ieri da Maria Stella Gelmini: “Tutte le riunioni ella Commissione Antimafia e dei suoi Comitati saranno disertate dal gruppo di FI” almeno fino al momento in cui lo stesso Morra non presenterà scuse pubbliche e formali.
Ma le bordate su Morra arrivano da ogni fronte, compreso quello della Maggioranza: “Bisogna combattere senza tregua l’ndrangheta, non offendere i calabresi con parole qualunquiste. Il senatore Morra avrebbe già dovuto scusarsi da molte ore” fa notare Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico. Da Italia Viva arrivano invece le proteste del Presidente Ettore Rosato e del capogruppo al Senato Davide Faraone, secondo il quale “Il rispetto per chi non c’è più distingue gli uomini dalle bestie. Le parole di Morra sulla compianta Jole Santelli sono semplicemente indegne“.