Il Comitato tecnico scientifico che affianca il Governo per l’emergenza Covid, attacca il professor Andrea Crisanti reo di aver espresso perplessità sulla sicurezza del vaccino che arriverà a gennaio.
I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – salgono di 34.767 unità e portano il totale a 1.380.531. Nelle ultime ventiquattro ore 692 morti e fanno salire il numero complessivo delle vittime a 49.261. Da ieri sono stati eseguiti 237.225 tamponi.
I casi attualmente positivi sono 791.746, +14.570 rispetto a ieri. I dimessi e i guariti registrano un incremento di 19.502 unità e arrivano a quota 539.524. I ricoverati salgono a 34.063, + 106 mentre in terapia intensiva 3758 assistiti, + 10 rispetto a ieri.
Il Comitato tecnico scientifico attacca Crisanti
Se a giugno bersaglio di molte voci autorevoli in materia era il professor Andrea Zangrillo che – in quanto primario della Terapia Intensiva del San Raffaele di Milano- sosteneva che il virus era “clinicamente morto”, ora la “palla avvelenata” è passata al professor Andrea Crisanti, docente di Microbiologia presso l’Università di Padova. E la situazione appare anche paradossale in quanto Zangrillo e Crisanti sono, da mesi, su fronti opposti in merito al Covid. Se zangrillo ha indotto – pur senza volerlo – ad un abbassamento della guardia da parte degli italiani, Crisanti non ha mai smesso di ribadire la pericolosità del Covid e di chiedere misure più stringenti al Governo arrivando, addirittura, ad auspicare un lockdwn totale durante le feste natalizie. Ma la sua “colpa” – secondo alcuni – sarebbe quella di non fidarsi al 100% del vaccino che dovrebbe arrivare in Italia a gennaio 2021. Lo scienziato, infatti, qualche giorno fa ha spiegato che per produrre vaccini sicuri è necessario un lasso di tempo che va dai 5 agli 8 anni e, pertanto, ha concluso che lui non farà il vaccino di gennaio in assenza di dati certi. Il primo a rispondergli è stato l’assessore alla Sanità della Puglia, l’epidemiologo Luigi Lopalco il quale ha sostenuto – di contro – che lui non solo si farà subito vaccinare ma che, addirittura, si è proposto per la sperimentazione. Più pesanti le parole provenienti dal Comitato tecnico scientifico che affianca il Governo che – dopo la riunione di ieri – hanno definito Crisanti una persona che non ha alcuna competenza in materia e le cui affermazioni dovrebbero essere censurate.
In tale direzione anche le parole del professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, che ha definito quelle di Crisanti “dichiarazioni sconcertanti“. Locatelli ha specificato che i profili di sicurezza dei vaccini hanno seguito una serie di step ineludibili dalle agenzie regolatorie più importanti e che, pertanto, non deve esservi alcun dubbio in merito. E’ stato proprio Locatelli a chiedere una netta presa di posizione contro le affermazioni di Crisanti da parte degli scienziati che affiancano il Governo. Il presidente del Css ha sottolineato come tali asserzioni – provenienti, a suo dire, da una persona senza competenza – siano inopportune in un Paese dove già è molto forte la presenza dei “no-vax” e degli scettici. Infatti , in base ai risultati di un recente sondaggio, è emerso che ben 1 italiano su 6 non intende farsi vaccinare.
Analoga la posizione di Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia del farmaco, che si è schierato contro il microbiologo di Padova: “Affermazioni molto gravi, in quanto provengono da una persona che ha spesso parlato da esperto in questa pandemia ma, da quello che dice, non lo sembra affatto. L’affermazione più grave, in quanto falsa, riguarda le fasi degli studi clinici che potrebbero essere state saltate: gli studi clinici sui vaccini anti Covid 19 hanno effettuato tutte le fasi di validazione e valutazione. Con le sue parole danneggia il Paese”.
La risposta di Crisanti
Il professor Crisanti, dal canto suo, non si è lasciato zittire e ha replicato che, pur essendo un sostenitore dei vaccini, ritiene imprescindibile vedere i dati circa la sicurezza: “Nessuno si è indignato perché non si è fatto niente e si è arrivati impreparati alla seconda ondata di Covid 19. Poi io dico una cosa ovvia sul vaccino e divento un no-vax. Ma così facendo si alimentano i no-vax”. Tuttavia, il professore, ha “aggiustato il tiro” e, pur senza ritrattare quanto detto in precedenza, ha specificato: “Quando la comunità scientifica l’avrà vagliato, me lo farò. Non capisco dove sia il problema“.
Dalla parte di Crisanti si è schierato l’infettivologo dell’ospedale Sacco, il professor Massimo Galli il quale, al pari del collega, ha puntualizzato l’importanza di saperne di più sul vaccino che arriverà tra meno di due mesi in Italia. “La posizione di Crisanti è stata travisata. Era seccato di continuare a vedere annunci sui media sul vaccino e non dati concreti. Questo non significa essere pessimisti, ma che se dobbiamo dare un’opinione da medici non sappiamo su che base farlo. E’ sbagliato definirlo no vax, semplicemente dobbiamo saperne di più“.