Il virus non se ne andrà via a Natale. E arriverà la terza ondata, dice Ranieri Guerra

A preoccuparci non deve essere solo questa seconda ondata di Covid ma dobbiamo tenerci pronti già per la terza. E non facciamoci illusioni per il Natale: dovrà essere all’insegna della massima sobrietà.

coronavirus_terza_ondata 16.11.2020 Leggilo.org
Getty Images/Go Nakamura

Già siamo preoccupati più che mai da questa seconda ondata di Covid che, a detta di diversi esperti, si sta rivelando peggiore della prima nontante il Commissario straordinario per lEmergenza Covid Domenico Arcuri abbia detto proprio ieri che non vi è alcuna pressione sulle terapie intensive. Ma c’è chi già ci preannuncia un terzo round che – se non ci facciamo trovare preparati – rischia di mettere davvero a tappeto l’Italia. Il direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Ranieri Guerra – intervistato da SkyTg24 – ha sostenuto: “Questo non è un virus che scompare con le festività, non rispetta le domeniche, i pranzi o le cene in famiglia. Nel momento in cui vedremo una diminuzione dei contagi, quello sarà il momento della massima cautela perché non si vada verso una terza ondata a gennaio o febbraio”.

C’è chi, invece, pensa che una terza ondata sia inevitabile. Potremo, al massimo mitigarla avendo fin da ora comportamenti “virtuosi” ma evitarla del tutto quello no. A dirlo è il proferrosr Pierluigi Contucci, direttore dell’Istituto Alta Matematica dell’Università di Bologna. Non un medico, dunque, ma uno che di calcoli probabilistici se ne intende. Intervistato dal Corriere della Sera Contucci ha spiegato: “La terza ondata ci sarà a meno di avere un vaccino operativo ed efficace entro l’estate. Dove per operativo si intende la capacità del nostro Paese di distribuirlo”. Pertanto – secondo l’esperto di calcoli – un terzo round è già da segnare in agenda. Ciò che ci resta da fare è non farci trovare impreparati per la terza volta e, soprattutto, non cedere alla voglia di lasciarsi per qualche settimana tutto alle spalle e rilassarsi, ricominciando a vivere e uscire come nulla fosse. Perché se non la possiamo scampare, quantomeno, questa terza ondata di Covid la possiamo rendere meno pericolosa: “La cosa più importante è evitare un rilassamento delle abitudini come abbiamo fatto la scorsa estate. Dbbiamo continuare ad attenerci alle misure di distanziamento per salvaguardare soprattutto gli anziani”. E – al pari di virologi, infettivologi e anche politici – anche il professor Contucci ci mette di fronte a quello che sarà un Natale molto ma molto diverso rispetto a quelli a cui siamo abituati. Non arriva a proporre l’idea di un lockdown durante le due settimane di festività natalizie come il microbiologo di Padova Andrea Crisanti. Tuttavia ci mette in guardia e ci invita a fare sacrifici anche “estremi” come rinunciare ad invitare gli anziani e saltare il consueto cenone a Natale e a Capodanno: “Dobbiamo tenere gli anziani distanti il più possibile, anche non vederli a Natale. Cenone? Tanto al ristorante quanto a casa equivarrebbe ad un suicidio”. Il matematico conclude invitando gli italiani ad evitare gli spostamenti il più possibile anche durante le festività. per evitare ulteriori impennate di contagi e avere un Natale, almeno “decente”.

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