L’impennata dei contagi da Covid rischia di spingere al limite la tenuta del sistema sanitario. I medici chiedono il lockdown nazionale al Premier Giuseppe Conte.
La situazione sanitaria nel nostro Paese non sta migliorando abbastanza velocemente e l’Ordine dei Medici chiede ufficialmente al Premier Giuseppe Conte un secondo lockdown. Troppo rischioso – secondo la categoria – lasciare aperto il Paese pur con le misure di coprifuoco e distanziamento e mettere a rischio la tenuta degli ospedali che già versano in condizioni gravissime. Ad annunciarlo è il Presidente della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici Filippo Anelli che ha affermato: “Il sistema adottato finora non basta, le Regioni ‘gialle’ presto si troveranno nella stessa situazione di quelle ‘rosse’. Se non invertiamo questo trend al più presto, arriveremo a 10.000 decessi nel giro di settimane”. L’ipotesi di un secondo lockdown in realtà non è mai stata del tutto accantonata dal Governo che ha un sistema di scenari con cui adotta via via le misure più consone per controllare la diffusione del contagio. Ma Anelli lancia un’invettiva anche contro chi ha causato la situazione drammatica della Sanità italiana che si è trovata impreparata alla seconda ondata, anche a causa di problemi di natura burocratica: “Ci sono almeno 23.000 specialisti e medici in attesa di potersi laureare che sarebbero stati fondamentali in questo momento e che si trovano invece esclusi dal servizio attivo. Se un oculista si vede costretto a fare l’interno, qualcosa non funziona come dovrebbe”.
A minare la tenuta del Sistema Sanitario che preoccupa i medici, ora pronti già al secondo lockdown, sono gli stessi problemi di marzo: ospedali sovraffollati, malati di patologie gravi che non trovano posto presso i centri di pronto soccorso e focolai violenti e letali nelle Rsa, le case di riposo per anziani dove il Covid attecchisce con grande facilità. Presto, i responsabili delle misure anti Covid si riuniranno per fare il punto della situazione: ben sei Regioni rischiano di diventare zona rossa mentre il Trentino Alto Adige ha anticipato il Governo, autoproclamandosi zona a rischio. Nel frattempo, se il trend dei contagi in Italia non migliora, nel resto del mondo la situazione è anche più drammatica: i casi hanno toccato il picco di 50 milioni in tutto il mondo con un enorme crescita ad ottobre. Si tratta del mese peggiore da quando il Coronavirus è stato ufficialmente rivelato in Cina. Mesi molto difficili sono alle porte.
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