Saverio Cotticelli perde il posto di Commissario per la Sanità calabra nominato dal primo governo Conte, dopo un’intervista che ha dell’ incredibile. Si difende sostenendo di aver subito pressioni.
Imputa la colpa ad un malore o ad uno stato alterato di coscienza Saverio Cotticelli, il Commissario per la Sanità della Regione Calabria che è stato protagonista di una gaffe nel corso di un’intervista. Tutto è iniziato alcuni giorni fa quando durante una diretta con un inviato della trasmissione “Titolo V” – trasmessa su Rai Tre – il responsabile del piano anti Covid della regione Calabria è apparso molto impreparato sull’argomento, arrivando a sembrare sorpreso alla notizia di essere stato incaricato dal Governo di approntare un piano per la seconda ondata di Coronavirus. Le affermazioni di Cotticelli durante l’intervista hanno dell’incredibile: “Lei è il responsabile del piano Covid?” – domanda l’inviato del programma – sentendosi rispondere negativamente. Quando però il cronista inizia a sciorinare i dati legati alle spese per investire nella Sanità e fare fronte al pericolo di una seconda ondata di casi, Cotticelli si alza, rivolgendosi probabilmente alla sua assistente per avere la documentazione realtiva ai fatti: “Devi venire preparato a lavoro!” – risponde la donna. Consultando i fascicoli, Cotticelli riconosce di essere proprio lui il responsabile della mancata strutturazione di un piano per aumentare i posti di terapia intensiva negli ospedali calabresi.“Il Governo mi ha risposto con un mese di ritardo. Sono io il responsabile” – afferma l’uomo disorientato. Quando il cronista gli chiede se si rende conto della gravità della situazione – ripresa dalle telecamere di un programma che andrà in onda in tutta Italia – Cotticelli appare interdetto e molto imbarazzato: “Che cosa le devo dire dottore? Domani, io sarò cacciato da qui”.
In seguito all’intervista e alla sua gaffe, come previsto dallo stesso Cotticelli, il posto di Commissario per la Sanità in Calabria è stato affidato a qualcun altro, nello specifico a Giuseppe Zuccatelli, ex capo dell’Asp di Cosenza. Il conduttore Massimo Giletti – direttore della trasmissione “L’Arena” che va in onda su La7 – ha deciso di invitare l’ormai ex commissario in una diretta, nel tentativo di chiarire cosa possa essere successo durante l’intervista con Titolo V che ha evidenziato un’impreparazione decisamente terrificante in un rappresentante di un’istituzione vitale in tempo di crisi sanitaria. Cotticelli si è difeso, affermando di aver rivisto quelle immagini e di non essersi riconosciuto: “Quella sembrava la mia controfigura, non ero io. La mia stessa famiglia non ci voleva credere, è assurdo” – esordisce l’ex commissario, incapace di darsi una spiegazione plausibile per quanto è avvenuto. A sua detta, Cotticelli avrebbe accusato un malore dopo la diretta e si è anche rivolto ad un medico per accertarsi delle sue condizioni psico-fisiche: “Quella notte sono stato male, ho vomitato. Ho parlato con il mio medico e sto cercando di capire se ho sofferto di un malore in quel momento, se qualcuno mi ha drogato, non so davvero che cosa pensare”, continua l’uomo.
Allo stesso Giletti, che si è detto incredulo per quanto avvenuto davanti alle telecamere, Cotticelli ha rivelato di essere stato sottoposto nei giorni prima dell’intervista ad una pressione eccessiva: “E’ possibile che quello sia il risultato di uno stress, nato da minacce e pressioni causate anche dalle istituzioni. Quando al sud, specie in Calabria, si vanno a toccare certi temi, si creano sempre situazioni tese e delicate, potete chiedere conferma a De Magistris”. Difficile dire cosa sia successo a Saverio Cotticelli: ciò che è sicuro è che la Calabria figura tra le Regioni meno attrezzate per contenere l’emergenza Covid che continua ad imperversare in tutta la penisola.
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