Il Senatore a vita Mario Monti difende l’operato del Presidente del Consiglio e del Governo: “Nessuno può far meglio di quanto sta facendo Conte in questa situazione”. Secondo Monti, però, è ora necessaria una maggiore collaborazione con le forze di Opposizione.
Mario Monti promuove Giuseppe Conte. L’economista ed ex Presidente del Consiglio, intervenuto nel corso della trasmissione Otto e Mezzo, su La7, è stato interpellato sulla delicata gestione della pandemia che il Governo e l’attuale Premier stanno portando avanti, dando un giudizio sostanzialmente positivo sull’operato del suo successore. Monti, infatti, ha voluto ricordare come – nella prima, durissima fase emergenziale affrontata in primavera – gli interventi del Governo di Giuseppe Conte avessero trovato riscontri importanti sia in termini di risultati ottenuti nel contrasto dei contagi che per quanto riguarda la credibilità del Premier agli occhi dell’opinione pubblica. Un risultato importante, secondo Monti, soprattutto alla luce della durezza delle misure adottate, che avrebbero invece potuto dare adito a maggiori malcontenti.
Questo rappresenta per l’ex Presidente del Consiglio un grande merito, che non dev’essere scalfito dalle difficoltà che – soprattutto osservando i principali sondaggi – Conte sembrerebbe attraversare in questa seconda fase di diffusione del virus. Monti, infatti, ritiene che, dopo l’estate, il Governo abbia saputo garantire, almeno dal punto di vista scientifico, una gestione della pandemia anche migliore rispetto alla prima: “L’apparato numerico delle informazioni è migliorato“, sottolinea il senatore a vita. Quel che però a giudizio di Monti sarebbe venuto a mancare è stata la gestione politica dell’emergenza: “C’è stato un decadimento del metodo di Governo politico di questa cosa“. Un errore, da parte di Giuseppe Conte, cui Monti suggerisce – per le settimane ed i mesi a venire – un approccio diverso, caratterizzato da una maggiore collaborazione con le Opposizioni e da un più alto grado di coinvolgimento del Parlamento: “E’ questo il problema“, sottolinea l’economista, pur rimarcando che, in generale, il suo giudizio su Conte rimanga più che positivo: “Possiamo desiderare altri presidenti del consiglio mitici o in carne ed ossa“, spiega Monti. “Io non ne vedo nessuno, politico o tecnico, che oggi possa fare meglio di come sta facendo Conte“. Che però, conclude l’economista, “Deve aprire alle opposizioni. E credo si stiano muovendo alcuni passi in questa direzione“.
In effetti già nei giorni che hanno preceduto il varo dell’ultimo Dpcm, il Governo aveva cercato di stabilire un maggior rapporto di collaborazione con le Opposizioni e con il Parlamento. Ad evidenziarlo, ad esempio, la scelta di Conte – senza precedenti in tutta la fase emergenziale – di presentarsi sia alla Camera che al Senato a “presentare” la bozza di decreto preparata dall’Esecutivo prima dell’entrata in vigore dello stesso. D’altra parte, non sono mancate – anche nelle ultime settimane – pesanti critiche rivolte al Premier proprio per un eccessivo ricorso ai Dpcm: lo stesso direttore de La Stampa, Massimo Giannini, aveva pochi giorni fa “suggerito” a Conte di adottare i futuri provvedimenti attraverso decreti legge, in modo da coinvolgere maggiormente il Parlamento. Una maggiore collaborazione con le Opposizioni invocata – con appello rivolto a tutte le parti in causa – anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.