Le feste secondo il Dpcm di Conte e Speranza: niente mercatini di Natale e nonni lontani dai nipoti

Ecco cosa si può e cosa invece è vietato fare secondo quanto previsto dall’ultimo Dpcm firmato dal Premier Giuseppe Conte.

Dpcm_novembre_divieti 07.11.2020 Leggilo.org
Giuseppe Conte/Facebook

Da venerdì 6 novembre è entrato in vigore il nuovo Dpcm del Premier Giuseppe Conte. La più saliente novità dell’ultimo Decreto emanato da Palazzo Chigi consiste nella divisione dell’Italia in tre fasce a seconda della gravità della situazione inerente i contagi di Covid. Fascia rossa le Regioni dove vige una situazione più preoccupante, fascia gialla quelle dove i contagi sono abbastanza sotto controllo e fascia arancione le Regioni che si trovano in una situazione intermedia. Tuttavia – come ha specificato di recente il virologo Walter Ricciardi – nessuna Regione può dirsi al sicuro. A seconda della fascia nella quale si è stati inseriti, variano – anche di molto – le misure restrittive cui si è sottoposti. Vediamo, fascia per fascia, quali sono i divieti previsti del Dpcm di novembre.

Divieti che valgono in tutte le fasce

In tutte le zone – anche in quelle rosse come Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria – restano aperti i ristoranti che si trovano all’interno degli alberghi e i clienti possono, dunque, accedervi regolarmente per tutti i pasti della giornata, cena compresa. Qualora l’albergo fosse sprovvisto di ristorante, il cliente potrà avvalersi di un ristorante esterno ma solo per asporto entro le ore 22 oppure potrà farsi consegnare i pasti senza limiti di orario.

Per quanto siano fortemente sconsigliate, restano tuttavia ammesse – in tutte e tre le fasce – le riunioni di condominio in presenza purché sempre rispettando le misure di precauzioni quali il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina.

Sarà, invece, un Natale senza mercatini quello che ci attende. Infatti, in tutte e tre le fasce, sono stati vietati i consueti mercatini natalizi. E, probabilmente, sarà un Natale anche senza grandi tavolate in famiglia e senza i nonni che coccolano i nipotini. Il Dpcm non vieta le visite agli anziani ma consiglia di limitarle al massimo e solo a situazioni in cui non si possono evitare in quanto gli over 70 rappresentano la fascia più a rischio. E’ possibile però andare ad assistere parenti o amici non autosufficienti in quanto si tratta di una necessità che elude anche i limiti orari imposti dal coprifuoco nazionale.

E per chi, infine, ha una seconda casa e si chiede se può raggiungerla la risposta è:ni. Ovvero: se sia la prima casa sia la seconda si trovano in una zona gialla allora nessun divieto di spostamento. Ma se la seconda casa si trova in un Comune dell’area arancione o di quella rossa, lo spostamento non è consentito. O meglio: è consentito ma solo in “situazioni sopravvenute e imprevedibili” come un furto, un’effrazione o la rottura dell’impianto idraulico. E si dovrà fare rientro presso il proprio domicilio il prima possibile.

I divieti solo per le zone rosse

Le zone non sono fisse, ovvero la stessa Regione non rimane, necessariamente, nella stessa fascia per tutto il periodo in cui resterà in vigore il Dpcm. L’inserimento in una fascia piuttosto che in un’altra potrà cambiare a seconda dell’andamento dei contagi in quel dato territorio. Infatti il Ministro della Salute Roberto Speranza che di recente ha sbottato contro i governatori delle Regioni che lo attaccano per essere finiti nella zona rossa – ha già annunciato che, sulla base dei dati che perverranno nelle prossime 48 ore, molte Regioni potrebbero passare dall’arancione al rosso.

Le zone rosse sono soggette a restrizioni simili a quelle del lockdown della scorsa primavera benché in misura più “soft”. Nelle zone rosse chiusi i negozi ad eccezione dei supermercati, generi alimentari, farmacie e parafarmacie, elettricisti, vendita e/o riparazione di elettronica, abbigliamento per bambini, calze e biancheria intima, negozi di saponi e detersivi, edicole, tabaccherie, lavanderie e parrucchieri. Vietati i mercati rionali ad eccezione delle bancarelle che vendono generi alimentari o altri beni di prima necessità.

Nelle Regioni “rosse” il Dpcm di novembre ha inserito il ritorno alla didattica a distanza per gli studenti degli istituti secondari ma anche per quelli di seconda e terza media. Inoltre in queste Regioni sono vietati gli spostamenti anche all’interno del proprio Comune se non per ragioni di lavoro, di salute, o per andare ad acquistare nei negozi rimasti aperti. Passeggiate consentite ma solo nell’area circostante la propria abitazione. Ammessi anche gli allenamenti al parco ma solo in forma individuale.

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