Il rampollo Agnelli ha aperto il cuore e ha parlato del difficile rapporto con la madre e del più grande problema della sua vita: la dipendenza.
Lapo Elkann ha aperto il cuore in una recente intervista al Corriere della Sera in cui ha anche parlato apertamente del difficile rapporto con la sua famiglia, e del più grande problema della sua vita: la dipendenza. Il rampollo di casa Agnelli ha fatto rivelazioni forti, dimostrando di certo non poco coraggio, come quando per esempio parla di sua madre, Margherita Agnelli. A lei, Elkan non risparmia parole dure. Sarebbe una donna con la quale è impossibile stabilire un vero rapporto di confidenza. E anche se dice di averci provato diverse volte nell’arco dei suoi 43 anni, non ci è mai riuscito.
Elkan non è in grado di capire che infanzia ha avuto sua madre, ma quello che ha capito non senza tristezza, è quanto lei sia “autodistruttiva e autolesionista”. Nella visione del figlio, Margherita “fa prevalere cose che io non farei prevalere su quello che dovrebbe essere una famiglia”. E l’accusa anche di aver diviso la famiglia in due. “Nel futuro, amerei che non ci fossero battaglie, ma le vuole lei e, se c’è da difenderci, ci difenderemo”. Senza fornire altri dettagli sulla battaglia per l’eredità, che sembra consumarsi nella nota famiglia torinese, Elkan si dice rammaricato per la scelta della madre. “Ho dovuto imparare a proteggermi”, ha proseguito, dicendo anche di essersi abituato, e di conviverci, accettando questo fatto. “Mia madre ha visioni contorte e illogiche di come stanno i fatti”, ha detto.
Un altro tema delicato dal quale Lapo non si è sottratto è quello della dipendenza per la droga. “Il mio problema non è una ‘sostanza’ in sé, ha ammesso, ma il fatto che non so limitarmi”. La mancanza di limite sembra toccare tutti i punti della sua vita. “Posso lasciare la coca, ma diventare ossessivo-compulsivo o work alcoholic e lavorare 14 ore al giorno. L’intensità è una forma di sostanza, una dipendenza. Il demone è lì, non dorme, devi sempre domarlo“, ha confessato. Per questo, da vent’anni l’erede Agnelli incontra gli narcotici anonimi, e ha deciso – dice – di dedicare la sua vita ad aiutare gli altri.