Dopo i fatti di Nizza, duro scontro tra il leader della Lega matteo Salvini e il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Dopo i terribili fatti di Nizza, si riaccende lo scontro tra l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini e l’attuale capo del Viminale Luciana Lamorgese. Ricordiamo che ieri mattina, nella basilica di Notre Dame di Nizza, sono state uccise tre persone: una donna è stata decapitata, un’altra è deceduta per le ferite riportate mentre cercava di mettersi in salvo mentre il sagrestano è stato sgozzato. Autore del gesto un 21enne tunisino che si trovava in Francia senza il permesso. Da sempre su fronti opposti in materia d’immigrazione tanto che Lamorgese ha spinto fortemente per la modifica dei Decreti sicurezza approvati quando al dicastero dell’Interno vi era il capo del Carroccio. Ora, dopo quanto accaduto in Francia, Salvini e la Lega tutta chiedono le dimissioni di Lamorgese ritenuta – insieme al Governo – moralmente responsabile per i fatti poiché il responsabile è un immigrato sbarcato a Lampedusa e identificato a Bari . Si tratta di un 21enne tunisino, tal Brahim Aoussaoui, arrivato a Lampedusa a settembre e poi spostato a Bari – dopo il periodo di quarantena – il 9 ottobre. Lasciato libero è arrivato in Francia clandestinamente. Da quanto risulta non aveva fatto ancora richiesta di asilo e non era schedato in nessuna delle associazioni che si occupano di migranti.
Ma il Ministro Lamorgese – che ha recentemente definito “disagiati” coloro che manifestano contro il Dpcm del premier Giuseppe Conte – non ci sta e respinge con fermezza le accuse della Lega. Anzi: le rimanda con altrettanto vigore al suo predecessore puntando il dito proprio sui Decreti sicurezza: “Questo è un attacco all’Europa, non c’è nessuna responsabilità da parte del Governo. I Decreti sicurezza hanno creato insicurezza perché 20mila persone sono dovute uscire da un giorno all’altro dall’accoglienza, e noi abbiamo cercato di tenere presente l’esigenza di sicurezza del Paese, non disperdendo tutti nel territorio nazionale”. E non si è fermata qui l’ex prefetto. Ha voluto puntualizzare la diversità di comportamento da parte dell’Opposizione rispetto a casi analoghi accaduti in passato. Come dire: due pesi ma due diverse misure. Ha specificato il ministro Lamorgese: “Come mai le forze di opposizione, che oggi si sono scusate con la Francia, non hanno ritenuto di scusarsi in altri casi gravi che si sono verificati in passato?” Lamorgese si riferiva agli attentati avvenuti a Londra nel 2017 e all’attentato alla Rambla a Barcellona del 17 agosto 2017.
Ma il duello non si è concluso dopo la risposta di Lamorgese. Salvini, da Twitter, ha controbattuto sottolineando che anche laddove lui non c’entri nulla – e non sia neppure al Governo – la responsabilità venga addossata a lui e ai suoi provvedimenti. Il leader leghista ha scritto su Twitter: “Con i porti aperti sbarca a Lampedusa un terrorista islamico, identificato a bari ma lasciato libero di fuggire a Nizza a sgozzare e decapitare e secondo il Ministro dell’Interno è colpa mia!”
Dalla parte di lamorgese si è subito schierata l’ex Presidente della Camera, la Dem Laura Boldrini che, qualche settimana fa, ha applaudito come un grande passo avanti la modifica dei Decreti di Matteo Salvini e che è firmataria di una delle proposte sulla riforma della cittadinanza. Boldrini, anche lei su Twitter, ha commentato: “Quando tutta Europa si stringe alla Francia colpita dal terrorismo islamista, Salvini coglie l’occasione per avviare la campagna di sciacallaggio politico interno. Il fondo si può sempre toccare. Lo insegna Salvini”.
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…