Misure sempre più drastiche nella Gran Bretagna di Boris Johnson per contenere i contagi di Covid. La libertà degli inglesi rischia di essere compromessa.
Nel Regno Unito del premier Boris Johnson la lotta al Covid non conosce tregua e non si ferma neppure a Natale. Sembrano lontanissimi i tempi in cui Johnson rifiutava il lockdown preferendo puntare sull’immunità di gregge. Tesi, comunque, portata avanti per pochissimo per poi seguire la strada della chiusura totale imboccata dall’Italia e dal resto dell’Europa. Il Ministro degli Alloggi Robert Jenrick e il commissario delle West Midlands David Jamieson hanno recentemente informato la popolazione che le Forze dell’Ordine potranno fare irruzione nelle private abitazioni anche durante il cenone di Natale per assicurarsi che non siano presenti più di 6 persone: “I poliziotti avranno il potere di entrare in casa qualora ci siano sospetti su assembramenti superiori a sei e, nell’eventualità, potranno anche interrompere il cenone di Natale”. Il tutto è stato riprodotto – in chiave satirica – attraverso una vignetta dell’artista Peter Brookes pubblicata sul Times.
Decisione non certo gradita ai britannici fortemente legati alla libertà e alla privacy. Ma secondo l’esecutivo di Boris Johnson ben vengano le “segnalazioni” – espressione un po’ infelice utilizzata qualche tempo fa anche dal nostro Ministro della Salute Roberto Speranza – da parte dei vicini in questa lotta al virus dove l’obiettivo principale, ora, è quello di evitare un secondo lockdown.
Secondo lockdown che il Premier britannico vuole evitare a tutti i costi a poche miglia dalla Brexit. E dalla sua parte almeno metà del Partito Conservatore sostenuta dal Ministro delle Finanze Sunak, assolutamente contrario ad ogni forma di violazione delle private libertà dei cittadini. Mentre chi un altro lockdown lo chiede – e pure da tempo – è il leader laburista Keir Starmer. Ma anche gli scienziati premono affinché Johnson decreti una seconda chiusura totale del Regno Unito: secondo l’Imperial College di Londra ci sarebbero già 100mila contagi reali di Covid al giorno e per diversi scienziati questa nuova ondata potrebbe provocare 85mila morti. I numeri di questi giorni parlano da sé: ieri nel Regno Unito i nuovi casi di Coronavirus sono stati 24.701, +1816 rispetto al giorno precedente. E i morti sono stati 310: 57 in meno rispetto a martedì ma 119 in più rispetto al mercoledì precedente. A queste vittime si devono aggiungere poi coloro che, indirettamente, suviscono gli effetti del virus: il Daily Mail parla di 50mila casi di cancro non diagnosticati a causa della pandemia che “monopolizza” gli ospedali. Problema, del resto, riscontrato anche nel resto d’Europa dove il numero delle vittime di cancro, durante questi mesi, è aumentato in misura notevole anche a causa del rinvio degli esami di screening.