A Pesaro un ristoratore ha disobbedito all’obbligo di chiusura anticipata e ha organizzato via social una cena con 90 commensali.
Durante il primo lockdown aziende, ristoranti, negozi hanno rispettato scrupolosamente le chiusure imposte dal Governo. Ma – come ha sottolineato con una certa preoccupazione il Dem Graziano Delrio – ora il popolo non sembra più essere dalla parte del Governo. E le continue manifestazioni di protesta – che talvolta sfociano in scontri violenti come accaduto a Napoli – lo dimostrano. Il disagio, la frustrazione, la paura di perdere per sempre il proprio lavoro stanno si stanno trasformando in rabbia. Ieri sera in molte città italiane si sono svolte manifestazioni di piazza. Anche a Pesaro centinaia di persone, lavoratori e titolari di bar, ristoranti e palestre, erano scesi in piazza del Popolo, per una manifestazione autorizzata dal prefetto.
Ma c’è chi, invece, ha scelto una strada diversa: la disobbedienza. Senza urlare né armarsi il titolare del ristorante La Macelleria , Umberto Carriera, ha organizzato, attraverso i social, una cena all’interno del suo locale violando dunque ben due misure previste dal Dpcm. In primo luogo non ha rispettato l’obbligo di chiusura anticipata alle ore 18. In seconda battura non ha rispettato neppure la regola dei 4 commensali al massimo allo stesso tavolo perché di commensali, alla tavolata, ce ne erano ben 90. Intorno alle 20.30 la Polizia ha fatto irruzione. Dapprima il ristoratore ha cercato di impedire l’accesso agli agenti ma questi sono riusciti ad entrare da una porta laterale. Nel frattempo i partecipanti alla cena hanno continuato tranquillamente a mangiare e bere invitando anche le Forze dell’Ordine ad unirsi ai loro festeggiamenti: “Unitevi a noi“. Il gestore ha di fatto garantito ai clienti la cena fino al dolce. E ha concluso la serata al grido: “Potete arrestarmi ma io non chiuderò mai”.
Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci – in quota PD – è subito intervenuto per condannare il gesto di disobbedienza del ristoratore. E sul suo profilo Facebook ha scritto: “Un fatto gravissimo, una pagliacciata pericolosa contro la legge. A Pesaro la legge si rispetta sempre, a maggior ragione durante una pandemia“. Il primo cittadino ha inoltre informato che La Macelleria al momento è stata chiusa e resterà chiusa per diversi giorni e che la Questura e la Prefettura stanno valutando pesanti penalità per il titolare.