Uno studio dell’Università Cattolica rivela la percentuale di contagi in Italia

Coronavirus: uno studio dell’Università Cattolica di Roma evidenzia un dato che potrebbe dare dei risvolti importanti sulla crisi in Italia.

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Una novità importante in questa emergenza che sta colpendo l’Italia in questa seconda fase potrebbe arrivare ancora una volta dalla scienza. In particolare dalla ricerca che sta compiendo passi in avanti nello studio del SARS-CoV-2. Dal mese di marzo in poi, tante sono state le sperane per arrivare in tempi brevi ad un vaccino o farmaco efficace, capace di contrastare la pandemia. Dall’Università Cattolica Campus di Roma arriva invece una notizia che potrebbe rappresentare una svolta nel nostro paese nell’emergenza. Non si tratta di vaccino o farmaco, ma di un dato che fotografa quello che potrebbe essere la circolazione del virus tra gli italiani. Il dato che emerge dallo studio parla di oltre cinque milioni di italiani che avrebbero già contratto il virus, in maniera asintomatica. Parliamo di quasi il 10% della popolazione. Lo studio dell’Università Cattolica Campus di Roma è stato pubblicato sulla rivista “Science of the Total Environment”, e porta alla luce quello che in tanti studiosi e medici da tempo hanno ipotizzato. Ossia che il numero reale, rispetto alle stime di oggi, sarebbe molto più alto di quanto si pensa.

Dallo studio inoltre emerge che l’età media dei contagiati sarebbe di 46 anni. Questo studio porta alla luce i sospetti che si hanno da inizio pandemia, e che solo in questo ultimo periodo stanno aumentando con l’incremento dei soggetti sottoposti a tampone. Cosa che non è accaduta nella prima fase e nel periodo estivo. In queste settimane invece il numero dei tamponi è molto più elevato, così anche il numero dei positivi aumenta. Ma si è comunque molto lontani dai numeri che ha ipotizzato nello studio l’Università Cattolica di Roma. La speranza è che al più presto si possa arrivare ad un vaccino efficace o un farmaco che possa fermare l’emergenza Coronavirus che sta portando tante criticità sul territorio. Le notizie delle ultime ore del vaccino italo inglese danno buone speranze per arrivare entro la fine dell’anno o per l’inizio del 2021 ad avere le prime dosi efficaci a disposizione. Anche sul versante farmaci la strada per arrivare ad avere un antidoto efficace alla cura sembra portare ai primi mesi del prossimo anno.

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