“Bergoglio non è al di sopra di Dio e non è Cristo”, dice il Cardinale Muller

Il Cardinale tedesco Gerhard Ludwig Muller attacca Papa Francesco dopo le sue dichiarazioni sulle coppie omosessuali: “Il Papa non è al di sopra di Dio, con quelle frasi ha creato grande confusione“.

Il Papa non è al di sopra della Parola di Dio, che ha creato l’essere umano maschio e femmina, il matrimonio e la famiglia“. E’ questa la posizione, apertamente in contrasto con quella recentemente espressa dal Pontefice, da monsignor Gerhard Ludwig Müller. Intervistato dal Corriere della Sera, il Cardinale tedesco critica fortemente, pur mantenendo sempre un profilo composto e rispettoso, le affermazioni del Papa secondo cui anche gli omosessuali godrebbero del diritto ad avere una famiglia. “Tutto questo ha creato una grande confusione“, dice. “Ho ricevuto centinaia di chiamate, i fedeli sono totalmente smarriti“. Müller, teologo e curatore dell’opera omnia del Papa Emerito Joseph Ratzinger, che fu nominato proprio dall’ex Pontefice alla Congregazione per la Dottrina della Fede – dove è rimasto nel periodo tra il 2012 ed il 2017 – dice di non poter rimanere dalla parte del Papa a tutte le condizioni: “Non è una lealtà assoluta. La prima lealtà è alla Parola di Dio” e il Pontefice, sottolinea il Cardinale, non è Cristo, ma “soltanto” il suo Vicario.

L’inammissibilità delle unioni omosessuali rimane, per Müller, un punto fermo della dottrina cattolica. In qualsiasi forma esse siano, dal momento che il Cardinale vede le unioni civili come “la premessa del riconoscimento dei matrimoni gay“. Una circostanza che, a detta del religioso tedesco, è fonte di disturbo per moltissimi fedeli, preoccupati dal fatto che le parole di Bergoglio rappresentino “solo il primo passo verso una giustificazione delle unioni omosessuali“. Una novità che, per la Chiesa, non è possibile.

La ragione, dice Müller, è presto spiegata: sin dall’inizio della Scrittura, nella Genesi, si dice che Dio ha creato l’uomo e la donna. “Gesù lo ricorda ai farisei: l’uomo si unirà con sua moglie e i due saranno una sola carne“, sottolinea il Cardinale. E tanto basta ad escludere qualsiasi altro possibile tipo di unione, oltre a qualsiasi rapporto sessuale che non sia “riservato esclusivamente al matrimonio“.

Quanto agli omosessuali, Müller dichiara che la sua intenzione non sia in alcun modo quella di condannarli: queste persone, dice, “vanno accompagnate e aiutate: ma secondo le condizioni della dottrina cristiana“. E quando gli si fa notare che nelle Scritture non compare alcun riferimento alle unioni civili, il Cardinale sbotta: “Questo è un sofisma! La Parola di Dio vale per tutti i tempi“. Il campo, spiega ancora, è quello del diritto naturale e morale, e quella che Müller definisce la “nuova antropologia Lgbt” rimane al di fuori della costituzione antropologica dell’essere umano. L’idea che il sesso rappresenti soltanto un costrutto ideale, sostiene ancora il teologo, comporta conseguenze imprevedibili, mentre è evidente che “non esiste un futuro dell’umanità senza riconoscere la complementarietà fra uomo e donna, il dato biologico e psichico, un rapporto che fonda la cultura umana“.

Poi, un altro attacco diretto al Pontefice, che in quanto “primo interprete della legge naturale“, non dovrebbe, a giudizio di Müller, intervenire “in queste cose degli Stati senza sottolineare la dimensione della legge naturale“. Un comportamento che il Cardinale non riesce a spiegarsi, soprattutto perché, dal suo punto di vista, il pensiero cristiano non può in alcun modo contemplare il riconoscimento delle unioni civili: “Anche lo Stato laico deve rispettare la legge naturale, riconoscere i diritti fondamentali degli umani“, dice.

A rappresentare una violazione dei diritti umani, sarebbe secondo il teologo tedesco l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali: “Un bambino ha diritto di crescere con un padre e una madre“, purché non si facciano rientrare, in questa definizione, anche i casi di maternità surrogata, “delle donne povere che hanno bisogno di denaro e vendono il proprio corpo. Un grande mercato contro la dignità umana“.

Così, in risposta alle “centinaia di chiamate” che dice di aver ricevuto da fedeli allarmati per le dichiarazioni di Bergoglio, Müller ha risposto che “Noi rispettiamo il Papa, chiaro, è principio dell’unità della Chiesa“, senza però far mancare una puntualizzazione che può suonare minacciosa: “Un Papa, Onorio I (insediatosi nel 625 d.C., ndr), fu perfino giudicato da un Concilio. La persona non è totalmente identica con il papato. Ci sono stati dei pontefici non sempre chiari nella dottrina“. In questo caso, il fatto che le affermazioni del Pontefice siano arrivate nel corso di un’intervista e non da un atto ufficiale “relativizza” il loro contenuto e “genera malintesi“. Conseguenze mal giudicate da Müller, secondo cui Vescovi e Papi dovrebbero sempre essere molto chiari nelle loro comunicazioni, a maggior ragione in tempi complessi come quelli che viviamo. E così, nel mondo si diffonde l’idea che Francesco abbia benedetto le unioni omosessuali. “Non lo ha detto“, conclude il Cardinale, “ma le conseguenze sono queste. Dovrebbe essere più attento“.

 

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