Gli scienziati si rivolgono al Presidente della Repubblica e al Premier attraverso una lettera: servono misure drastiche entro tre giorni o la situazione sarà fuori controllo.
Oltre cento scienziati hanno firmato una missiva indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Premier Giuseppe Conte. L’appello è chiaro: adottare misure drastiche il prima possibile per fermare la risalita dei contagi di Covid. Due o tre giorni, non oltre o la situazione sarà completamente fuori controllo. Se i contagi dovessero proseguire a questo ritmo – scrivono – arriveremo a contare 500 morti al giorno entro metà novembre. Più si attende e più il conto da pagare sarà salato per l’Italia: in termini di vittime e in termini economici. Gli ospedali crolleranno a stretto giro se non ci si muove in tempo.
Dichiarazioni in linea con quelle del virologo Walter Ricciardi, membro del Comitato tecnico scientifico che affianca il Governo per l’emergenza Coronavirus e consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza. Ricciardi già giorni fa aveva previsto che saremmo arrivati ad avere circa 16.000 casi al giorno entro Natale. E i numeri di ieri gli hanno dato ragione.
Il Governo – secondo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio – sta facendo davvero di tutto per scongiurare un secondo lockdown nazionale. Questa settimana, in diverse Regioni, è stato adottato il coprifuoco ed è tornato l’obbigo di autocertificazione qualora si sia obbligati a spostarsi per comprovate necessità. E domenica prossima si decideranno le sorti di piscine e palestre. Non si esclude neppure l’idea di un coprifuoco nazionale per evitare la movida – che genera assembramenti – nelle ore serali e notturne. Un coprifuoco condiviso su tutto il territorio eviterebbe anche eventuali spostamenti tra le Regioni a cui molti potrebbero pensare per non dover sottostare a misure ritenute troppo restrittive. Il nuovo Dpcm potrebbe prevedere anche un nuovo divieto di spostamento tra le Regioni. Ma per il momento si tratta ancora solo di ipotesi.