Dpcm+e+nuove+regole%2C+lo+chef+Vissani+chiude+il+ristorante+di+Roma
leggiloorg
/2020/10/20/vissani-contro-dpcm/amp/
Economia

Dpcm e nuove regole, lo chef Vissani chiude il ristorante di Roma

Lo chef Gianfranco Vissani si espone contro l’ultimo Dpcm del Governo Conte che, a suo dire, condanna alla chiusura tutte le piccole attività del settore gastronomico.

Un timido passo avanti rispetto alla chiusura totale ma comunque un disastro per chi lavora nel settore della ristorazione: così lo chef Gianfranco Vissani ha definito il nuovo Dpcm del Premier Giuseppe Conte che obbliga i locali a chiudere entro le ore 24 . Vissani afferma che il principale problema delle nuove misure contro il Covid è il numero di posti ridotto – sei al massimo – disponibile per i clienti a tavola: “I tavoli da massimo sei persone possono andar bene per le attività più grandi ma tanti ristoranti a conduzione familiare con piccole strutture sono condannati a mettere i sigilli”.

Un problema che per Vissani non solo nuoce alle piccole attività ma anche alla qualità dei prodotti offerti dalla ristorazione: “Abbiamo massacrato le piccole attività che aumentano la qualità del cibo. Il nostro settore produce il 13% del Pil italiano, meritava maggiore rispetto da parte delle istituzioni” – ha affermato Vissani che a sua volta ha dovuto chiudere i battenti ad un ristorante della sua catena: “Ho dovuto chiudere il mio ristorante a Roma, era diventato un calvario tenerlo aperto. Con queste limitazioni guadagnamo giusto i soldi per pagare i dipendenti”.

Il settore terziario è indubbiamente il più colpito dalle nuove misure di distanziamento sociale così come lo è stato già durante la prima parte dell’emergenza che ha visto crollare a picco le entrate di tanti ristoratori, titolari d’alberghi e proprietari di attività con conseguenze a volte tragiche: “Tutti sapevamo che sarebbe arrivata una seconda ondata di contagi. Non è stato fatto abbastanza per evitare questa situazione tremenda anche se abbiamo rispettato le regole”.  Alle parole di Vissani fanno eco quelle di un altro noto chef italiano, Natale Giunto, famoso tra i telespettatori italiani per la sua partecipazione per 15 anni al programma televisivo “La prova del cuoco” che ha  dichiarato: “Siamo spalle al muro: in questo modo, non mi rimane che mettere in cassa integrazione il 50% dei dipendenti. Non ha senso inserire una regola simile, nel mio locale venti persone possono stare al tavolo rispettando la distanza”.

Pubblicato da
Manfredi Falcetta

Ultimi articoli

  • Salute e Benessere

Alzheimer, il sintomo che arriva con circa 48 mesi di anticipo: i medici ci mettono in guardia

Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…

2 mesi ago
  • News Mondo

Tumori: conosci davvero tutte le cause? Scopri i fattori chiave e cosa possiamo fare per prevenirli

  Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…

2 mesi ago
  • Curiosità

Allerta Italiana: Attenti alle docce, i water e i lavandini dei vostri bagni, ecco cosa può uscire

Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…

2 mesi ago
  • Curiosità

WhatsApp nasconde un trucco che ti cambierà la vita: come avviare una chat con te stesso per fare l’incredibile

Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…

2 mesi ago
  • Economia

Finanziamenti: per il mutuo è caccia al risparmio sul web

Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…

11 mesi ago
  • Economia

Smart working: il vantaggio del lavoro da remoto

Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…

1 anno ago