Iva Zanicchi non crede che il provvedimento limitativo adottato in Lombardia possa portare dei vantaggi concreti per contrastare l’emergenza
La conduttrice ha espresso le sue perplessità in un intervista ad Adnkronos in merito alle restrizione in vigore in Lombardia. Non pensa, in sostanza, che ci possano essere dei benefici concreti nel provvedimento limitativo della libertà di circolazione dalle 23 alle 5 del mattino. In quanto “la movida potrà svolgersi anche alle 22”. Ovviamente nel suo intervento la storica conduttrice e cantante ha affermato che bisogna tenere alta la guardia in questo momento delicato dell’emergenza Coronavirus. Bisogna per lei attenersi alle leggi. “E se i governatori mi dicono che bisogna stare a casa in determinati orari io mi attengo alle disposizioni”. Ma anche per lei ci sono delle lacune che dovrebbero essere migliorate nei provvedimenti che si adottano. Infatti per lei c’è bisogno da un lato senso di responsabilità da parte di tutti. Ma anche regole più credibili. Nel senso che anche per lei il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino serve a poco. In quanto gli assembramenti e la movida si può svolgere anche in altri orari. Quindi l’auspicio è che d’ora in avanti si possano adottare delle linee che possano portare a benefici concreti. Iva Zanicchi, da nonna, critica anche il menefreghismo delle persone che vorrebbero continuare a condurre la loro vita anche in un momento delicato come questo. “Io da nonna sono egoisticamente anche contenta” dice. “Così i miei nipoti potranno finalmente andare a letto in orario decente. E dedicarsi allo studio con maggiore risultati” ha continuato nella sua intervista. Anche se da mamma e nonna prova a mettersi nei panni dei giovani, che stanno vivendo una situazione difficile da comprendere. “Devono capire la situazione di pericolo che stiamo correndo. Anche se li vedo molto svogliati e stanchi” conclude con un pizzico di preoccupazione per i più giovani.