Jole Santelli, presidente della regione Calabria, è morta improvvisamente questa mattina. La Santelli era malata di tumore, ma le cause del suo decesso potrebbe essere di natura cardiaca.
E’ venuta improvvisamente a mancare Jole Santelli, presidente della Regione Calabria: avrebbe compiuto 52 anni a dicembre. Secondo le prime indiscrezioni, la donna era nella sua casa di Cosenza, dove sarebbe stata trovata nel suo letto senza vita questa mattina dalla sorella. Ogni tentativo di soccorso è stato inutile.
Ex parlamentare di Forza Italia Iole Santelli era stata eletta a gennaio scorso nelle fila del Centrodestra. “La Calabria è meglio di quel che si pensa. È meglio di come la giudicano i giornali. La Calabria è molto di più” aveva detto.
In queste ultime settimane era stata impegnata in prima persona nella gestione dell’emergenza Coronavirus in Calabria. Non era affatto apparsa affaticata, molti stretti collaboratori sostengono al contrario che la Governatrice aveva come sempre lavorato, in questi giorni, sino a tarda ora per mettere a punto la macchina organizzativa della Regione. Ieri ha avuto degli incontri politici a Cosenza: la sua agenda politica non aveva subito variazioni sostanziali nelle ultime ore.
Alle ultime apparizioni pubbliche era sembrata molto dimagrita ma nulla faceva sospettare che le condizioni di salute della presidente fossero compromesse o improvvisamente peggiorate. Al contrario, era stata proprio lei qualche settimana fa a smentire alcune insistenze su un presunto aggravamento della sua malattia, bollandole come “cattiverie” e a riprova ci aveva tenuto a presenziare a diversi appuntamenti di campagna elettorale in tutta la Regione.
Durante la recente campagna elettorale che l’aveva portata alla guida della Regione aveva parlato della sua malattia e delle cure a cui era sottoposta. “Non ho mai nascosto la mia malattia, qui tutti sanno, non voglio neanche però che essa mi perseguiti. Io sono in cura presso il reparto di oncologia di Paola. Sorpreso, vero? Da noi ci sono medici eccellenti. Le eccellenze in un mare di incompetenza, clientelismo, ignavia annegano come sassolini nello stagno. Lo so, tante cose non vanno. E io proverò a cambiare“, aveva detto in un’intervista su ‘il Fatto Quotidiano’ e aveva aggiunto: “Quando una persona subisce un attacco così violento alla propria vita quando il dolore fisico si fa radicale e incomprimibile, allora quella persona ha due strade: deprimersi e farsi portare via dalla corrente, scegliere che il destino scelga per lei. Oppure attivarsi, concentrarsi e soprattutto ribellarsi“.
Sul percorso intrapreso per diventare Presidente della Regione aveva detto: “Quando Silvio Berlusconi mi offrì la candidatura ringraziai felice, ma chiese due minuti prima di accettare. Chiudo la telefonata e chiamo il mio oncologo: posso candidarmi? Posso onorare il mandato quinquennale? Il medico mi ha risposto: non solo puoi candidarti e mi auguro che io possa essere tuo consulente negli anni della presidenza“.
La notizia ha lasciato esterrefatto il mondo politico calabrese e l’intera regione. “Sono addolorato, eravamo amici da una vita” ha detto il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, confermando la notizia. ”Jole è stata il stata il mio vicesindaco, mi è stata sempre vicina, una donna di una forza incredibile, non ho parole”. Tra i primi rappresentati del mondo politico nazionale è stato Matteo Renzi, su Twitter ad esprimere il proprio cordoglio.
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