Sul barcone dei migranti c’è anche un italiano. E sbarca a Lampedusa

Un imprenditore italiano è sbarcato lo scorso 20 settembre a Lampedusa, dove era arrivato su un barcone partito dalla Tunisia insieme ad una cinquantina di migranti.

Appena sceso dal barcone che lo aveva portato, insieme a decine di altre persone, sulle coste italiane, si è avvicinato ai militari della Guardia Costiera porgendo loro i propri documenti. E’ quanto accaduto ad un imprenditore italiano, trasferitosi in Tunisia e deciso, circa due settimane fa, a fare ritorno in Italia. Non trovando alternative migliori, quindi, ha deciso di rientrare con un barcone insieme a molti migranti.

La notizia ha cominciato a diffondersi e, come spesso accade con il passaparola, stava assumendo i contorni della leggenda metropolitana. Come scrive Fanpage, però, a confermare la veridicità dei fatti è intervenuto il sindaco del paese d’origine dell’uomo, in Molise: “Sono andato a casa sua. Era una atto dovuto da parte mia per le misure anti-Covid come prevede la mia carica amministrativa”, ha detto Michele Labella, primo cittadino di Santa Maria del Molise, un piccolo comune in provincia di Isernia. “Ho accertato che si è autodenunciato all’Aserm e sta osservando la quarantena fiduciaria, in un’abitazione diversa da quella dove vive la sua famiglia” .

Sulle motivazioni della scelta dell’uomo non è però arrivato alcun chiarimento. Ciò che è noto è che l’imprenditore, dopo la crisi della sua attività, aveva cercato maggiore fortuna in Tunisia, dove aveva avviato una fabbrica tessile.

Si può ipotizzare, data la volontà di tornare ad ogni costo, che le cose nel paese nordafricano non siano andate come sperato. Il sopraggiungere dell’emergenza dovuta al contagio da coronavirus, poi, deve aver ulteriormente complicato le cose per l’uomo, che ha così scelto di fare ritorno in Italia e, volendo scavalcare i passaggi burocratici da espletare per un rientro con mezzi più tradizionali, ha deciso di salire su un barcone diretto a Lampedusa, dove è arrivato lo scorso 20 settembre.

Effettuati i controlli del caso, e constatato l’esito negativo del tampone cui è stato sottoposto, i militari hanno lasciato che l’uomo facesse ritorno nel proprio comune di residenza, dove sta osservando, come confermato dal sindaco, l’obbligatorio periodo di quarantena.

A suo carico, infatti, non è stato ravvisato alcun tipo di reato, dal momento che un cittadino italiano può rientrare nel paese nella modalità che preferisce. Secondo Repubblica, però, sarebbero in corso alcuni accertamenti sullo status dell’uomo in Tunisia. Le modalità di arrivo hanno destato sospetti e non è da escludersi che l’imprenditore potesse essere per qualche ragione ricercato dalle autorità tunisine.

Lorenzo Palmisciano

Fonte: Fanpage, La Repubblica

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