I Cinque Stelle prendono le distanze dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico il cui stipendio è più che raddoppiato. Anche il Premier Giuseppe Conte si dice estraneo a tutta la questione.
Dopo lo scoop sullo stipendio del presidente dell’Inps Pasquale Tridico che, a quanto pare, sarebbe quasi triplicato, i Cinque Stelle hanno deciso di prendere le distanze. L’ex capo dei grillini, Luigi Di Maio – riporta la Repubblica – si è limitato a commentare la vicenda con un “Chiederò chiarimenti”, mentre il Premier Giuseppe Conte ha assicurato che non sapeva nulla. L’imbarazzo dei pentastellati, che scelsero Tridico come presidente dell’istituto di previdenza sociale, è palpabile.
Come ogni situazione in cui ci sono di mezzo soldi, tanti soldi. Perché se fino a qualche tempo fa tagliare i costi, eliminare le auto blu e le chiusure domenicali erano una priorità, ora i tempi sono cambiati. E così troviamo Luigi Di Maio che va in Svizzera scortato da un corteo di auto blu mentre una parlamentare grillini si alza in Aula per lamentarsi del fatto che la domenica il ristorante di Montecitorio è chiuso. Ma senza andare troppo lontano, solo dieci giorni fa – prima del referendum sul taglio dei parlamentari – sempre Di Maio aveva rispolverato uno dei cavalli di battaglia del Movimento: una bella sforbiciata alle indennità di deputati e senatori. Da attuarsi subito dopo la sforbiciata alle “poltrone”. Dunque ora l’unica strada possibile sembra quella di attuare una linea dura e pura e tentare di tirare di nuovo fuori il “machete” nonostante le auto blu e il fotografo personale di Luigi Di Maio che guadagna 35mila euro l’anno o i 169mila euro l’anno di Rocco Casalino o le indennità extra di vicepresidente del Senato incassate da Paola Taverna. Se a ciò aggiungiamo anche la recente abolizione del vincolo di due mandati, il quadro sembra completo: un Moviemento che con una faccia ha fatto dell’antipolitica la sua bandiera e con l’altra faccia ha iniziato a godere appieno di tutti i benefici che fare politica comporta.
Nel frattempo, come era prevedibile, la questione è degenerata in una “guerra” tra i partiti. Da un lato l’Opposizione chiede le dimissioni di Pasquale Tridico, dall’altro i grillini, pur esigendo chiarezza, ribadiscono la loro fiducia nel presidente dell’Inps e nei ministri Gualtieri e Catalfo – Economia e Lavoro – che disposero l’aumento di stipendio attraverso un decreto interministeriale Il diretto interessato – riporta SkyTg24 – ha dichiarato di non aver nulla da chiarire sul suo stipendio passato da 62mila a 150mila euro lordi l’anno. Il Ministro degli Esteri Di Maio ha aggiunto: “Dobbiamo fare una considerazione legata anche al momento di grande difficoltà in cui si trovano ora gli italiani. E’ chiaro che vedendo questa notizia, io non sono assolutamente d’accordo”.
Samanta Airoldi
Fonte: Repubblica, SkyTg24
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