Non solo Pasquale Tridico ha avuto un ingente aumento di stipendio. Stessa sorte anche per qualcuno molto vicino alla Lega di Matteo Salvini.
Da qualche giorno ci troviamo in una situazione simile a quella dei “furbetti del bonus“, cioè quei consiglieri e parlamentari che chiesero – e in alcuni casi ottennero – il bonus Covid pensato per aiutare le partite Iva in difficoltà. In realtà coloro che chiesero e ottennero il sussidio statale non fecero nulla di illegale. Ma, visti gli stipendi dei parlamentari e – in certi casi – anche dei consiglieri, sembrava inopportuno che lo avessero richiesto e alcuni di loro, per questo, vennero sospesi. La questione riguardò principalmente due partiti: Lega e Movimento Cinque Stelle. I primi nomi a spuntare fuori furono quelli dei parlamentari del Carroccio mentre per il grillino fu necessario attendere qualche giorno. Ora si ripresenta una situazione praticamente analoga ma a parti invertite, innescata dalla “scoperta” dell’aumento di stipendio del presidente dell’Inps Pasquale Tridico passato da 62mila euro lordi all’anno a 150mila. Anche in questo caso nulla di illegale. E, a dirla tutta, neppure nulla di strano visto il ruolo ricoperto da Tridico. Tuttavia, come ha specificato anche il Premier Giuseppe Conte, il fatto ha indignato gli italiani visto il periodo di particolare difficoltà economica che molti cittadini stanno attraversano dopo i mesi di lockdown. E i Cinque Stelle, da sempre promotori dei “tagli” piuttosto che degli aumenti, stanno già prendendo le distanze dal loro “fidato”.
Fatto sta che la “guerra delle colpe” è partita. Il leader della Lega Matteo Salvini – riferisce La Stampa – ha già tuonato: “Tridico deve dimettersi non per l’aumento di stipendio ma perché è indegno che siamo arrivati a fine settembre e ci siano centinaia di migliaia di padri e madri di famiglia che aspettano la cassa integrazione dalla scorsa primavera”. Il capo del Carroccio, dunque, non ha puntato il dito contro l’aumento salariale. Infatti ad aver beneficiato di un considerevole aumento di stipendio non è stato solo Tridico, vicino al Movimento Cinque Stelle. Anche il presidente dell’Inail Franco Bettoni, in quota Lega – spiega Tpi – ha ottenuto un aumento di stipendio in seguito al decreto interministeriale dello scorso 7 agosto, firmato dal ministro del Lavoro, la pentastellata Nunzia Catalfo, in accordo col ministro dell’Economia, il Dem Roberto Gualtieri. Dunque, a ben vedere, anche la Lega ha il suo “Tridico” della situazione su cui, per il momento, tace. Inoltre Salvini ha negato che l’aumento dello stipendio dei vertici di Inps e Inail sia stato avviato dal Governo gialloverde. Ma le nomine sono frutto di un patto tra Cinque Stelle e Lega che prevedeva la presidenza dell’Inps al Movimento e quella dell’Inail alla Lega con Adriano Morrone – vicino alla Lega – nel ruolo di subcommissario dell’Inps e Paolo Lazzari – in quota M5S – a ricoprire quello di vicepresidente dell’Inail.
Samanta Airoldi
Fonte: Tpi, La Stampa
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