Il carabiniere che sabato notte a Roma ha sparato e ucciso Jamal Badani dopo un tentativo di furto, è stato iscritto dagli inquirenti nel registro degli indagati.
E’ indagato per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi il carabiniere che nella notte tra sabato e domenica ha sparato e ucciso Jamal Badani, cittadino siriano di 56 anni. L’uomo aveva tentato un furto in un edificio a Roma, in zona Laurentina. Secondo Fanpage l’iscrizione del militare nel registro degli indagati sarebbe un atto dovuto. Ma nel frattempo proseguono le indagini per accertare i fatti con maggiore precisione. Stando alle prime ricostruzioni la vittima, che – come riporta La Repubblica – aveva già precedenti per rapina, lesioni ed evasione, era stata sorpresa dai Carabinieri – insieme ad un complice – mentre cercava di fuggire dallo stabile romano, situato in via Paolo Di Dono. Quando sul posto sono accorsi i militari, allertati dalla chiamata del portiere di un edificio adiacente, uno dei due malviventi era riuscito a fuggire, mentre Badani aveva reagito colpendo con un cacciavite il collega di pattuglia del militare del Nucleo Radiomobile. Si tratta di un giovane di trentuno anni che è stato sottoposto poi alle cure mediche necessarie presso l’Ospedale Sant’Eugenio. Per il giovane militare aggredito è stata valutata una prognosi di sette giorni. Ora i pm della Capitale procederanno per approfondire la dinamica dei fatti e per fare chiarezza sugli eventi che hanno portato il carabiniere attualmente indagato ad aprire il fuoco su Badani.
Lorenzo Palmisciano
Fonte: Fanpage, Repubblica
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