Dopo un’impennata di 4mila nuovi contagi, da stanotte in Gran Bretagna 10 milioni di persone saranno di nuovo in Lockdown.
Nuovi provvedimenti locali in Gran Bretagna per contrastare il contagio da coronavirus nel Paese. La decisione arriva dopo l’impennata dei positivi che mercoledì 16 settembre ha registrato oltre 4 mila nuovi casi a livello nazionale. A diffondere la notizia è il Corriere della Sera. Quasi dieci milioni di persone residenti nelle regioni del Nordest dell’Inghilterra e nelle aree metropolitane di Manchester e Birmingham da stanotte saranno di nuovo in lockdown. Le nuove regole prevedono la chiusura di pub e ristoranti alle dieci di sera e il divieto di socializzare con persone al di fuori del nucleo familiare. La raccomandazione per quanto riguarda i mezzi pubblici, inoltre, è di utilizzarli solo quando sia strettamente necessario. Va da sé che la preoccupazione del resto del Paese è che la quarantena si diffonda in tutta l’Inghilterra, Londra compresa, dove nelle ultime due settimane sono raddoppiati i casi di Covid-19.
Con il senno di poi la decisione presa dal Primo ministro inglese Boris Johnson, e riportata da Euronews, di cominciare ad allentare il lockdown dall’inizio di luglio scorso appare avventata. Mentre esistevano ancora zone della Gran Bretagna in cui il tasso di contagiosità era ritenuto troppo elevato il Primo ministro, famoso per aver proposto di lasciare aperto il Paese e creare un’immunità di gregge piuttosto che imporre la quarantena, iniziava a far riaprire le attività. Eppure anche in quei giorni c’è stato qualcuno che aveva avvertito dei pericoli che correva l’Inghilterra. Ad esempio l’ex capo consigliere scientifico del governo, Sir David King. Secondo King l’allentamento delle misure era “straordinariamente pericoloso” perché “l’inverno è un periodo in cui i contagi probabilmente potrebbero subire una nuova impennata. Dobbiamo quindi mirare a sbarazzarci completamente del virus prima dell’inverno”, aveva spiegato il professore, come riporta Independent.
Invece ad oggi, ancor prima dell’autunno, Londra si trova già con l’acqua alla gola. Sempre secondo il Corriere, sta iniziando a filtrare la notizia che il governo teme fortemente una seconda violenta ondata di coronavirus e che, se nel giro di due settimane i contagi non dovessero rientrare, scatterebbe un nuovo lockdown su base nazionale. Tutti di nuovo in casa, in smart working, dopo che il governo aveva cercato di convincere i cittadini a tornare in ufficio per lavorare in presenza.
Fonte: Corriere della Sera, Euronews, Independent
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