Povert%C3%A0+abolita+per+30+detenuti+per+reati+di+stampo+mafioso+e+i+loro+familiari
leggiloorg
/2020/09/15/foggia-reddito-cittadinanza-detenuti/amp/
Cronaca

Povertà abolita per 30 detenuti per reati di stampo mafioso e i loro familiari

La Guardia di Finanza di Foggia ha denunciato 30 tra detenuti e rispettivi familiari che percepivano indebitamente il Reddito di Cittadinanza.

 

 

Trenta persone denunciate e una somma complessiva di circa 200 mila euro. E’ il risultato delle indagini effettuate dalla Guardia di Finanza di Foggia, che ha così scoperchiato un sistema di malaffare che faceva sì che detenuti e loro familiari  percepissero illecitamente il Reddito di Cittadinanza. A darne notizia è La Gazzetta del Mezzogiorno. Associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, rapina, evasione: questi sono alcune delle imputazioni che hanno portato i “furbetti del reddito” in carcere.

Nel dettaglio, tre persone hanno presentato la domanda per beneficiare del sussidio quando addirittura si trovavano già in stato di detenzione, mentre sono 12 le persone che non hanno comunicato di avere avuto problemi con la Giustizia. Ci sono poi sei persone che non hanno segnalato, nella presentazione della domanda, la detenzione di un familiare e otto persone che hanno invece omesso di comunicare l’avvenuto arresto di un familiare. C’è anche il caso di un allontanamento dalla casa di famiglia del componente che aveva diritto alla percezione del sussidio. Tutti hanno quindi continuato tranquillamente a ricevere il reddito di cittadinanza in forma piena. I 30 sono stati immediatamente segnalati all’INPS al fine di interrompere l’erogazione e di procedere, dopo gli ulteriori accertamenti del caso, al recupero delle somme già indebitamente percepite.

Non si tratta, tra l’altro, della prima truffa sul reddito di cittadinanza che si verifica in zona. Come riportato nei mesi scorsi da La Repubblica, infatti, già 16 persone erano state denunciate dalla Guardia di Finanza a Manfredonia dopo che una serie di accertamenti aveva dimostrato che percepivano il sussidio nonostante avessero già un impiego – in alcuni casi con regolare contratto, in altri casi in nero. La misura, tra l’altro, era già finita in più occasioni al centro della polemica politica per alcuni malfunzionamenti nella selezione dei beneficiari. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello che riguarda il padre dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno, Repubblica

Pubblicato da
Lorenzo Palmisciano

Ultimi articoli

  • Salute e Benessere

Alzheimer, il sintomo che arriva con circa 48 mesi di anticipo: i medici ci mettono in guardia

Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…

2 mesi ago
  • News Mondo

Tumori: conosci davvero tutte le cause? Scopri i fattori chiave e cosa possiamo fare per prevenirli

  Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…

2 mesi ago
  • Curiosità

Allerta Italiana: Attenti alle docce, i water e i lavandini dei vostri bagni, ecco cosa può uscire

Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…

2 mesi ago
  • Curiosità

WhatsApp nasconde un trucco che ti cambierà la vita: come avviare una chat con te stesso per fare l’incredibile

Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…

2 mesi ago
  • Economia

Finanziamenti: per il mutuo è caccia al risparmio sul web

Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…

11 mesi ago
  • Economia

Smart working: il vantaggio del lavoro da remoto

Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…

1 anno ago