Un bambino è stato trovato positivo al Coronavirus in un asilo del Trentino. Immediatamente sono scattate le misure di sicurezza, con la quarantena imposta ai compagni di classe e alle educatrici.
Si complica ulteriormente l’inizio dell’anno scolastico. Dopo il primo studente trovato positivo al Coronavirus in un liceo di Roma, arriva ora dal Trentino la notizia – riportata da Il Corriere della Sera – della positività di un bambino iscritto in un asilo nido della provincia di Trento. Si tratta nello specifico della scuola “Il Bucaneve“, situata nel comune di Pergine Valsugana e gestito dalla cooperativa “Città Futura“. Le cause del contagio sono ancora da chiarire, anche se appare difficile che il piccolo abbia potuto contrarre il virus a scuola in appena quattro giorni, anche in considerazione del fatto che l’asilo rispetta – come sottolinea la coordinatrice Elisabetta Libardi – tutte le regole e le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.
Nella Regione sono passati appena sei giorni dalla ripresa delle attività didattiche per i più piccoli, iniziate martedì scorso, e la più temuta delle notizie rischia di rendere ancora più difficile un anno scolastico che già si preannuncia complicatissimo. Intanto – come sottolinea Huffington Post – è immediatamente stato attivato il protocollo di sicurezza previsto in questi casi: la scuola rimane dunque aperta, ad eccezione della sezione frequentata dal bambino. Verranno inoltre isolati e sottoposti a tampone gli altri sei bimbi che hanno condiviso l’aula con lui, oltre ovviamente alle due educatrici che seguono la classe.
Notizia confermata, attraverso il profilo Facebook, anche dal sindaco di di Pergine Roberto Oss Emer, che in un post cerca di rassicurare la popolazione, affermando che il bambino non aveva mostrato alcun sintomo fino alla giornata di venerdì e ribadendo “la necessità di rispettare ordinanze e protocolli sanitari e di non abbassare assolutamente la guardia”. Infine l’appello alle famiglie, cui Oss Emer chiede di “evitare di portare i bambini al nido o alla materna nel caso di sintomi influenzali e di osservare le procedure sanitarie”.
Fonte: Corriere della Sera, Huffington Post, Roberto Oss Emer Facebook
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