La richiesta italiana di una decisione europea sul tema dei ricollocamenti obbligatori dei migranti cade nel vuoto. Fonti Ue: “Non è la mission della presidenza tedesca”.
L’Italia ha fatto alla Unione Europea una richiesta chiara e decisa: il “ricollocamenti obbligatori” dei migranti salvati in mare in altri paesi dell’Ue. Di questa richiesta, il Governo si era fatto forte anche per placcare gli animi nelle recenti tensioni con il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e con il sindaco di Lampedusa Totò Martello relativi al sovraffollamento degli hotspot nell’isola. Ma la risposta non è stata all’altezza degli sforzi di Roma e, a quanto pare, è improbabile che l’Unione Europea prenda decisioni in questo senso entro la fine dell’anno. “Non è la mission della presidenza tedesca” di turno fino a dicembre, si apprende da fonti europee riferite da Huffington Post.
Sull’argomento è stato chiaro anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, sottolineando che “i ricollocamenti obbligatori non sono l’alfa e l’omega della discussione sulla migrazione”. Occorre, dice l’esponente della Unione, “un approccio razionale”. E stando alle sue parole, l’approccio logico e razionale che dovrebbe percorrere l’Europa riconduce ad una maggior protezione delle sue frontiere. Senza escludere un “rafforzamento della collaborazione con i Paesi terzi”. Che è un modo più elegante e diplomatico di dire: “aiutiamoli a casa loro”. Sul fronte della Commissione Europea, la tedesca Ursula Gertrud von der Leyen, Presidente della CE dal dicembre 2019, vorrebbe presentare il suo “pacchetto immigrazione” alla fine di settembre, dopo i rinvii imposti dal covid. L’obiettivo di von der Leyen, che in più occasioni ha manifestato apertura sul tema dei ricollocamenti e solidarietà nei confronti dell’Italia su questo problema, è ottenere una riforma del regolamento di Dublino, la carta che obbliga i Paesi di primo approdo a dare asilo a chi arriva. Ma a Bruxelles sembra che non ci siano le condizioni per affrontare il tema; le dichiarazioni del presidente del Consiglio europeo sembrano confermare questa ipotesi. E così, l’Italia sarà lasciata sola nuovamente, dalla Unione e dai Paesi membri, come se l’immigrazione fosse un problema che riguarda soltanto Roma. “I governi Ue sono convinti che l’immigrazione sia una questione che riguarda l’Europa, ma devono risolverla soprattutto gli italiani”, ha scritto il giornalista Vittorio Macioce sul Giornale. E sembra che anche questa volta sarà così. Ed è evidente che a essere lasciati soli non sarà solo l’Italia, ma tutti i migranti stipati negli hotspot del Paese o annegati in mare.
Fonte: Huffington Post, il Giornale