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Politica

“Taglio dei parlamentati? Non siamo parassiti o perdigiorno” Renzi e i suoi dicono no

L’esponente di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, è uno tra i più ferventi sostenitori del “no” al taglio dei parlamentari. Ne va della Democrazia del Paese a suo avviso.

 

Sempre meno coesione tra i partiti che stanno al Governo in merito al taglio dei parlamentari su cui siamo chiamati ad esprimerci il 20 e 21 settembre. Se da un lato il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ritiene che votare no significhi attaccare non solo il PD ma tutto il Governo, dall’altro lato c’è chi non ci sta a farsi dettare legge. E così dopo la senatrice di +Europa Emma Bonino, ora anche il renziano Ivan Scalfarotto si schiera a favore del No. L’esponente di Italia viva, nonchè candidato alle imminenti regionali in Puglia – intervistato da Tpi – ha spiegato: “Questa riforma non migliora la democrazia ma la peggiora: finirà per lasciare molti privi di rappresentanza. E poi eliminare un numero di deputati a caso è come dire  che le persone che vengono eliminate erano un sovrappiù. Si suggerisce che questi parlamentari erano dei parassiti o dei perdigiorno. E’ un messaggio di discredito delle istituzioni repubblicane”. Non mancano le critiche nei confronti degli alleati Cinque Stelle, principali promotori di questo referendum in quanto da sempre sostenitori della necessità di snellire il Parlamento. Ma Ivan Scalfarotto non è d’accordo con la linea Grillo-Casaleggio: “Beppe Grillo ha detto più volte che i parlamentari potrebbero essere sorteggiati e Davide Casaleggio ha dichiarato che il Parlamento non servirà più. Il messaggio politico che c’è in questo referendum è populista”. Tuttavia Scalfarotto fa parte del partito guidato da Matteo Renzi, colui che nel 2016 spingeva per il Sì al referendum sulla modifica alla Costituzione. Infatti il renziano puntualizza: “La riduzione dei parlamentari sarebbe pure condivisibile ma avrebbe senso solo se si accompagnasse all’eliminazione del bicameralismo paritario”.

E proprio Matteo Renzi – riferisca Il Fatto Quotidiano – sul referendum ha recentemente dichiarato: “Non è una svolta, è uno spot: taglia i parlamentari ma lascia intatti i problemi del bicameralismo perfetto. Le istituzioni così non funzionano. I leader non guardano sul medio periodo”.

Samanta Airoldi

Fonte: Tpi, Il Fatto Quotidiano

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Samanta Airoldi

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