Le Sardine ribadiscono il loro fermo “no” al taglio dei parlamentari cui siamo chiamati ad esprimerci il 20 e 21 settembre.
Si allarga il fronte di coloro che si schierano per il “no” al taglio dei parlamentari. Quesito su cui saremo chiamati ad esprimerci i prossimi 20 e 21 settembre. Dopo la senatrice di +Europa Emma Bonino che ha definito la vittoria del Sì il “trionfo del populismo grillino e di chi vuole liberarsi del Parlamento“, ora tornano a farsi sentire le Sardine. Recentemente è intervenuto sulla questione il fondatore del movimento, il 33enne bolognese Mattia Santori il quale non aveva risparmiato parole contro i Cinque Stelle ritenuti, dal giovane ricercatore, populisti almeno quanto l’Opposizione. Alla voce del bolognese si aggiunge ora quella di Jasmine Cristallo, attivista politica, coordinatrice calabrese e referente nazionale del movimento 6000Sardine. Cristallo scrive sull’Huffington Post: “Il primo atto che segnò l’avvio della strategia modellante della Costituzione ai bisogni della classe dirigente fu l’abolizione della legge elettorale proporzionale. Quanto ora viene proposto con il taglio da 915 a 600 membri delle due Camere, completa il percorso avviato nei decenni passati ponendo le nostre Istituzioni fuori dallo spirito costituente”. La rappresentante delle Sardine si dilunga in una spiegazione dettagliata su quali fossero le intenzioni dei padri della Costituzione e rimarca che l’obiettivo era determinare una rappresentanza più ampia e più forte del passato per evitare che si imponessero forza anti-progressiste volte ad esautorare gli organi rappresentativi. Infine puntualizza che sono già in fase di approvazione due proposte che – a suo dire – svuoterebbero d’importanza il Parlamento: il referendum propositivo che “sposta il fulcro dal Parlamento alle masse seguendo i diktat della Casaleggio&C”; e la riduzione della rappresentanza politica ad un mandato di tipo privato che trasformerebbe i parlamentari in portavoce dei rispettivi partiti.
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Parole, quelle di Jasmine Cristallo che – a prescindere dall’essere o no d’accordo – sembrano disallineate rispetto al partito a cui le Sardine si sono sempre dichiarate più affini come idee e valori, ovvero il Partito Democratico, è per il “Sì”. Solo pochi giorni fa il segretario nazionale dei Dem, Nicola Zingaretti, ha dichiarato: “Dietro al No al referendum c’è uno spirito polemico contro il PD. Il No diventa la clava per colpire il PD, la Maggioranza e il Governo stesso”. E proprio in merito alle dichiarazioni di Zingaretti – riferisce Il Fatto Quotidiano – Cristallo ha commentato: “Quella di Zingaretti è una posizione complessa. Il PD ha detto per tre volte No, solo l’ultima votazione era a favore”. E, intanto, le Sardine hanno già organizzato una manifestazione di piazza il 12 settembre a Roma per far sentire le loro ragioni a favore del NO.
Samanta Airoldi
Fonte: Huffington Post, Il Fatto Quotidiano