Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, propone di far sottoscrivere ai genitori delle autocertificazioni che attestino lo stato di salute dei ragazzi per contenere il rischio di contagio da Coronavirus. Ma così padre e madre rischiano la denuncia penale.
“Sarebbe una buona idea quella di far sottoscrivere delle autocertificazioni ai genitori, per i ragazzi minorenni, come quelle già distribuite negli aeroporti. Ed è in linea con tutte le precauzioni prese a livello nazionale”. E’ quanto afferma Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, riportato da Huffington Post. Con la ripartenza dell’anno scolastico alle porte, la proposta di Giannelli di far firmare ai genitori degli studenti un documento che attesti lo stato di salute dei ragazzi per contenere il rischio di contagio da Coronavirus fa già discutere. Giannelli è anche favorevole alla somministrazione di test sierologici, estesi su base volontaria, ai ragazzi. Ma le barriere alla applicazione delle proposte sono, per ora due. La prima di ordine economico, perché, nelle parole del dirigente, “credo che non ci siano sufficienti risorse per effettuarli a tappeto, considerando che sono 8,5 milioni”. La seconda, quella dell’autocertificazione, è più complessa e delicata. Sarà pur vero che, secondo il rappresentante dell’Associazione, una disposizione in tal senso del Ministero della Salute potrebbe aiutare a tenere la situazione sotto controllo visto che, appunto, mancano le risorse per sorvegliare la salute di tutti gli 8,5 milioni di studenti. Però così facendo, riferisce Open Online, le cose si farebbero molto serie per i genitori degli alunni. In effetti, se si dovessero presentare dei problemi di salute con i ragazzi e le ragazze minori di 18 anni dichiarati invece sani dall’attestazione, padre e madre potrebbero andare incontro a una denuncia penale per falsa dichiarazione in atto pubblico. Un vero reato, stabilito dal dpr 445 del 2000. Ad oggi, il comportamento delle scuole nei confronti dei genitori è ben diverso, dichiara Anna Maria Santoro della Flc Cgil: “allo stato attuale delle cose è molto difficile che se un ragazzo con dei sintomi si presenta a scuola, il preside denunci la famiglia. L’unico modo per avere il controllo giuridico sulla faccenda è l’introduzione di un’autocertificazione”. Si parla quindi di “controllo giuridico”, ovvero un modo per la scuola di trasferire ufficialmente una parte importante di responsabilità ai genitori, che potrebbero pagare anche penalmente in caso di dichiarazioni non veritiere. Si tratta di una scelta difficile per il ministro della Salute Roberto Speranza, perché una decisione che vada a indebolire ulteriormente le famiglie già martoriate da tutte le conseguenze della crisi sanitaria, andrebbe sicuramente a provocare una forte reazione della opposizione, considerando anche tutte le critiche che la Lega di Matteo Salvini ha avanzato sul governo, di voler scaricare sui genitori le colpe di una gestione inefficace dei contagi.
Fonte: Huffignton Post, Open Online
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