Scuola, muore un insegnate di Coronavirus. E migliaia di docenti vogliono disertare

La riapertura delle scuole potrebbe essere messa a rischio per la mancanza di docenti. Sono sempre di più gli insegnanti che chiedono di essere esonerati dal servizio.

Prima ancora dei banchi, dei mezzi di trasporto che porteranno i bambini a scuola, delle mascherine e dei gel igienizzanti, c’è un grosso problema che – come una spada di Damocle – aleggia sulla riapertura degli istituti scolastici: la mancanza di docenti. Perché se i banchi a rotelle da 300 euro cadauno non sono indispensabili, gli insegnanti lo sono. La scuola italiana nel 2020 – riferisce il Corriere della Sera – porta con sé questo enorme problema: le cattedre vuote. Infatti non solo sono rimaste vuote le cattedre per le quali erano previste 85.000 assunzioni – ma di cui solo il 30% è andato a buon fine- ora si aggiunge un ulteriore complicazione: i docenti che chiedono di essere esonerati dal servizio per ragioni di salute che rischiano di esporli maggiormente al rischio di contrarre il Covid. Si tratta dei cosiddetti “lavoratori fragili“, ovvero persone con sistema immunitario deficitario, pazienti oncologici o soggetti con più patologie contemporaneamente. Ma rientrano in questa categoria anche molti tra coloro che hanno superato i 55 anni di età e che il medico ritiene bisognosi di “sorveglianza sanitaria eccezionale”. E nella scuola gli over 55 sono davvero moltissimi: nel 2019 erano oltre 300mila su un totale di 730mila docenti.

Le richieste di esonero sono già iniziate e comincia a scattare il campanello d’allarme, specialmente in alcune regioni come il veneto e la Campania: solo a Salerno le domande sono già circa una trentina. Per evitare di ritrovarsi con uno stuolo di classi senza insegnanti, il Comitato tecnico scientifico – riporta la Repubblica – ha stabilito che dovrà essere messa a punto una circolare per stabilire in modo univoco chi potrà rientrare nella categoria dei “lavoratori fragili”.

Indicativamente gli esperti hanno anticipato che potrà essere considerato a rischio – e dunque esentabile – solo il lavoratore affetto da patologie come tumori o una forma di diabete scompensato oppure il soggetto colpito da più malattie. Secondo il Cts, grazie a questo documento che dovrebbe essere pronto la prossima settimana, le richieste di esonero dovrebbero restare contenute: non oltre un migliaio si presume. Sulla questione è intervenuta il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina per difendere la categoria degli insegnanti – di cui lei stessa ha fatto parte per anni – dai malpensanti che riconducono le richieste di esonero alla poca voglia di lavorare: “C’è un tentativo di screditare la categoria degli insegnanti”.

Intanto – riporta Fanpage – a Napoli è morta un’insegnante di 58 anni proprio a causa del Coronavirus. La donna, Doriana Decimo, aveva 58 anni e – in base a quanto dichiarato dai medici – non aveva patologie pregresse gravi. Era arrivata all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta nella notte tra il 25 e il 26 agosto a causa di un collasso. Da giorni accusava i tipici sintomi influenzali. Una volta arrivata nella struttura ospedaliera, in seguito al tampone, era risultata positiva al virus. Era dunque stata immediatamente trasferita all’Ospedale del Mare di Ponticelli nel reparto Covid ma poco dopo è deceduta.

Samanta Airoldi

Fonte: Fanpage, Corriere della Sera, Repubblica

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