Coronavirus “Se continuiamo così finiamo in Lockdown”, il premier Conte è pronto

Alla luce dei nuovi tanti casi di Covid emersi e di quanto sta accadendo nella vicina Francia, Governo ed esperti non escludono un secondo lockdown.

 

 

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi attualmente positivi sono 23.035, + 1103 rispetto a ieri. Nelle ultime ventiquattro ore 9 morti che portano il totale a 35.472. I dimessi e i guariti salgono a 206.902 con un incremento di 348 persone. I pazienti ricoverati sono 1178, +47 da ieri mentre nelle terapie intensive 74 assistiti, + 7 da ieri. Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che ha contratto il virus (compresi: casi attuali, morti e guariti) è 265.409, +1462 rispetto a ieri.

Rischiamo un secondo Lockdown secondo gli esperti

L’ipotesi di un secondo lockdown appare sempre più concreta da quanto dicono e i politici e gli esperti. A lanciare l’ennesimo monito a non abbassare la guardia è il professor Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della taskforce della Regione Puglia, che correrà nelle in una lista di Centrosinistra a fianco di Michele Emiliano alle regionali di settembre. Lopalco ci rammenta che la Francia ha raggiunto quasi i 5000 casi giornalieri. La Francia è vicina. Molto vicina. E si trovava nella nostra stessa condizione fino a poco tempo fa. Dunque non è il momento di lasciarsi andare. L’esperto – intervistato da Huffington Post – ha sostenuto: ” Francia e Germania hanno vissuto qualche settimana prima quello che stiamo vivendo noi adesso. Se non si interviene con politiche attive di blocco dei focolai e tracciamento dei contatti, a breve ci troveremo nelle condizioni di Francia e Germania. La proiezione è quella, bisogna rallentare quanto più possibile la corsa del virus nel nostro Paese”. Del resto anche lo stesso Ministro della Salute Roberto Speranza, qualche settimana fa, non ha escluso una seconda chiusura totale del Paese qualora la situazione sanitaria lo richiedesse.

L’epidemiologo ha spiegato che il virus non è cambiato ma è cambiato il target. Se a febbraio-marzo soggetti maggiormente colpiti erano gli over 65 che, nella maggior parte dei casi, sviluppavano sintomi, ora la tendenza si è invertita. Il virus sta colpendo molti giovani tra i 20 e i 30 anni, quasi tutti asintomatici. Ma, proprio per questo – secondo Lopalco – ancor più pericolosa è la situazione: “Le rianimazioni ora sono sostanzialmente libere. Se questa curva la facciamo crescere senza controllo torneranno a riempirsi”. Anche il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia – in un’intervista al quotidiano Libero – ha profilato l’ipotesi di nuove chiusure ma solo settoriali e localizzate per non creare ulteriori danni all’economia:”Se la situazione dovesse peggiorare potrebbero esserci chiusure settoriali, di singoli comparti economici. ma non escludo nemmeno chiusure di singole zone se dovessero scoppiare focolai allarmanti”. Il Governo, insomma, mette le mani avanti specialmente a meno di un mese dalla riapertura delle scuole che potrebbero diventare i luoghi “privilegiati” per nuovi focolai. Grazie alla proroga dello Stato di Emergenza fino ad ottobre, la decisione di nuove ipotetiche chiusure – parziali o totali – spetterà unicamente a Palazzo Chigi che potrà, così, muoversi in modo celere.

Samanta Airoldi

Fonte: Huffington Post, Libero, Ministero della Salute

 

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