Il Governatore: “la Sicilia non può essere invasa”. Ma dal Viminale fanno sapere che l’ordinanza non ha valore. “Non è materia delle regioni”
Tutti i migranti degli hotspot e di ogni centro di accoglienza della Sicilia dovranno essere trasferiti in strutture fuori dall’isola entro le 24 di oggi. La decisione, improrogabile, è prevista nell’ordinanza sottoscritta dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “L’ordinanza verrà notificata a tutte le prefetture dell’Isola e al governo nazionale. La Sicilia non può essere invasa, mentre l’Europa si gira dall’altro lato e il governo non attiva alcun respingimento. Vi terrò aggiornati più tardi”. Sono le parole di Musumeci, riportate dal Adnkronos.
Ma il presidente sembra essersi inciampato in problemi di competenza, secondo l’interpretazione del Viminale. Difatti non si è fatta attendere la reazione del Ministero dell’Interno che, alcune ore dopo, ha chiarito come la materia sull’immigrazione e sulla gestione dei flussi sia di competenza statale. La conseguenza è che l’ordinanza non ha valore: “La gestione dei flussi migratori non è una materia di competenza delle regioni ma è disciplinata dalle leggi nazionali, quindi non si capisce come l’ordinanza di Musumeci possa funzionare”, lo spiegano dal Viminale. Nessuna polemica con Musumeci, puntualizzano le fonti, ma non si tratta di materia sua. Il Governo, spiegano dal Ministero, sarebbe impegnato giorno e notte nella ricerca di soluzioni che servano ad “allentare la pressione su Lampedusa e su tutta la Sicilia”, ma non si capisce che effetti possa avere l’ordinanza disposta dal presidente della Regione. A riportarlo il Corriere della Sera.
Musumeci, ad ogni modo, sembra voler andare avanti sulla linea della “espulsione”, anche se non si sa ancora dove verrebbero portati i migranti che oggi affollano i centri della Sicilia. Fonti della Regione siciliana hanno spiegato al Ministero dell’Interno che l’ordinanza è stata adottata “sotto il profilo sanitario e quale soggetto attuatore dell’emergenza Covid-19. Quindi non incide sulla materia “migranti”, di competenza statale, ma sulla idoneità delle strutture sotto il profilo sanitario a rispettare le misure e linee guida scientifiche sulla pandemia”. Secondo questa interpretazione, l’ordinanza è di competenza in parte regionale e in parte sulla emergenza pandemica, introducendo misure di ordine preventivo a seguito della decisione dello Stato di non applicare le norme vigenti sei decreti sicurezza – riferisce Huffington Post.
Non sono giorni facili per il Viminale dopo la che il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha ottenuto il via libera dalla Maggioranza alla modifica dei Decreti sicurezza all’approvazione di quel che sarà il nuovo decreto immigrazione. E se continuano di questo passo, le prospettive del ministro si complicano, perché per la definizione della nuova politica migratoria bisognerà attendere il parere dei Comuni.
Fonti: Corriere della Sera, Huffington Post