Il sindaco di Messina Cateno De Luca minaccia di chiudere la struttura di accoglienza: dal 28 agosto non entrerà più nessuno. Sulla stessa linea il Governatore Musumeci.
“Invito il ministro Lamorgese a fare un salto a Messina per un caffè per rendersi conto in prima persona della paura sugli occhi dei cittadini di Bisconte che non escono di casa“. Sono le parole rivolte dal sindaco di Messina Cateno De Luca al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il Primo Cittadino siculo fa riferimento alla fuga di un gruppo di migranti che è riuscito ad allontanarsi dalla struttura di accoglienza della ex caserma Gasparro di Bisconte. Alla notizia della fuga De Luca è andato su tutte le furie. Infatti pochi giorni prima erano riuscite a scappare altre 21 persone. In totale, si tratta della quinta fuga in poche settimane – riporta SkyTg24. La situazione ha spinto il sindaco a riprendere il suo braccio di ferro con il Viminale e lanciare provocazioni senza mezzi termini contro il ministro Luciana Lamorgese. “L’unica cosa certa è che il 28 agosto farò apporre i sigilli agli ingressi dell’ex hotspot e non entrerà più nessuno. Sono convinto che la ministra degli interni Lamorgese per risarcire la comunità messinese assegnerà immediatamente l’immobile al comune di Messina per riconvertirlo in altre attività gestite dal palazzo municipale”.
Il mese scorso, De Luca aveva emesso un’ordinanza in questo senso, che era stata però annullata dalla Prefettura in quanto la materia dell’immigrazione è di competenza esclusiva dello Stato. Non è la prima volta che il sindaco di Messina scatena le polemiche nei confronti di Luciana Lamorgese. Lo scorso marzo infatti il Ministro dell’Interno aveva denunciato De Luca per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. A scatenare la decisione della Lamorgese, i violenti attacchi da parte del Primo Cittadino che aveva provato a fermare, invano, l’ingresso in Sicilia di persone legittimate a farlo.
Ma questa volta De Luca è andato più leggero e sembra non essere solo. La sua minaccia di chiusura del centro, riportata da Il Sicilia, è arrivata appena qualche giorno prima dell’ordinanza sottoscritta dal Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che determina l’espulsione di tutti i migranti dagli hotspot e altri centri di accoglienza siciliani. Atto “senza valore” per il Viminale, che ha chiarito come tutte le questioni inerenti alla gestione dei flussi migratori sia di competenza delle leggi nazionali. Ma tanto il governatore della Sicilia quanto il sindaco di Messina sono disposti ad affrontare le disposizioni del governo e seguire la linea dura nella gestione dei migranti sul territorio siciliano. Nonostante Musumeci abbia detto chiaramente di voler andare avanti sulla scelta dell’espulsione – che si giustificherebbe sotto il profilo sanitario, tema di competenza della Regione – la linea d’azione del Viminale resta quella di evitare “il muro contro muro, con gli strappi le soluzioni arretrano e invece qui si deve andare avanti”. Per questo il Viminale, almeno per ora, non intende impugnare l’ordinanza di Musumeci. A riportarlo l’Huffington Post.
Fonti: SkyTg24, Il Sicilia, Huffington Post