Un ritrovamento straziante come la vicenda che ha portato un padre, per sedici giorni a cercare il figlio, o almeno quello che rimaneva di lui. Oggi, finalmente, l’epilogo.
“Hanno trovato qualcosa ma non sappiamo cosa. Siamo qui in attesa di capire“. A darne notizia di quella che sarebbe stata la fine delle ricerche del piccolo Gioele, il bambino di 4 anni scomparso il 3 agosto insieme con la madre Viviana Parisi, poi trovata morta è stata Mariella Mondello, la zia del piccolo. La donna si trovava nella zona delle ricerche, la stessa in cui era arrivato il Procuratore di Patti Angelo Cavallo che coordina le indagini e la geologa nominata per le indagini sul luogo della scomparsa.
Con Maria Mondello c’era anche il fratello, il papà di Gioele, che non parlava. E non avrebbe parlato neanche in seguito. Con loro altri famigliari del piccolo. Daniele all’inizio delle ricerche – più volte è venuto in zona durante questi sedici giorni – si era rivolto alle tante persone presenti ripetendo più volte: “Grazie a tutti...”. Hanno così iniziato i volontari setacciando l’area attorno al traliccio, spostandosi via via più avanti. Qualche ora di ricerche, e infine la notizia, intorno a mezzogiorno.
Tutto è nato con segnalazione da parte di un volontario, un carabiniere in congedo che avrebbe trovato alcune tracce e ha fatto scattare l’allarme. Le squadre che partecipano alle operazioni si sono concentrate sul posto per un sopralluogo. Hanno individuato i resti di un piccolo corpo, un bambino, Il luogo si trovava a circa 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo dove la mamma il figlioletto sono stati visti per l’ultima da un testimone, dopo un incidente.
I resti presumibilmente del piccolo Gioele sono stati ritrovati nelle campagne di Caronia, il tronco era a circa 400 metri dal traliccio dove è stato trovato il corpo della madre Viviana Parisi, e la testa molto distante, sarebbero stati trascinati lì “o da maiali o da cani”. E’ quanto spiegano all’Adnkronos fonti investigative che sono sul luogo del ritrovamento.
Il papà di Gioele che stamattina, ancora prima della scoperta, appariva molto provato: “Viviana non l’ha ucciso, l’amava troppo“, ripeteva a chi gli sta accanto, “dobbiamo trovarlo“. Ma se Giuseppe Mondello escludeva l’ipotesi delll’omicidio-suicidio e dell’aggressione da parte di cani o di animali selvatici la sorella Mariella non ha mai creduto ci fosse qualcosa o qualcuno che avesse costretto la la cognata ad allontanarsi: “Era solo nel panico in quel momento, non fuggiva da niente” diceva. Ha avuto ragione Mariella.
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