La Casaleggio associati subisce il colpo del lockdown e richiede la garanzia dello Stato per un prestito di 25mila euro.
Venticinquemila euro di fondi garantiti. È quanto percepito in questi giorni di crisi post-lockdown dalla Casaleggio associati, l’azienda fondata nel 2004 da Gianroberto Casaleggio e che sostiene il Movimento 5 stelle. Attualmente guidata da Davide Casaleggio, l’impresa ha fatto domanda per ricevere una garanzia di 25mila euro su un prestito della Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale. Il 20 luglio 2020 il Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese ha accettato la richiesta.
Nulla di strano o illegittimo. Anzi, la manovra economica rientra nel piano di aiuti creato ad hoc dal governo giallorosso per le aziende italiane in difficoltà dopo due mesi di blocco totale del Paese. Si tratta del decreto Cura Italia, approvato dal Consiglio dei Ministri dello scorso 16 marzo 2020 – in pieno lockdown –, contenente “le nuove misure per contenere gli effetti negativi che l’emergenza epidemiologica Covid-19 sta producendo sul tessuto socio-economico nazionale, prevede: misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale, della protezione civile e della sicurezza, nonché di sostegno al mondo del lavoro pubblico e privato ed a favore delle famiglie e delle imprese; disposizioni in materia di giustizia, di trasporti, per i settori agricolo e sportivo, dello spettacolo e della cultura, della scuola e dell’università; la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi, di altri adempimenti e incentivi fiscali”, com’è scritto sul sito del Governo. Nello specifico le integrazioni delle condizioni di ammissibilità e delle disposizioni di carattere generale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono state approvate il 9 luglio 2020. Le aziende hanno potuto richiedere prestiti garantiti fino a 30mila euro, tanto che sul sito del Mise – Ministero dello sviluppo economico – risulta che dal 17 marzo al 16 agosto 2020 lo Stato ha percepito quasi un milione di domande (983.755) per un valore di 69.657.265.104 miliardi di euro.
Tuttavia, come fa notare Repubblica, non è facile definire il danno subìto dalla Casaleggio associati a causa del coronavirus dal momento che il bilancio del 2019 “non è stato ancora depositato in Camera di Commercio”. Oltretutto, alla richiesta di Repubblica delle ragioni che hanno portato l’impresa alla richiesta di garanzia, il presidente non ha fornito risposte. Nel frattempo, ha ottenuto i fondi pubblici nel modo più agevolato e rapido attualmente possibile.
Fonte: Repubblica – Governo.it – Mise