Pd e M5s verso l’alleanza sanciscono l’unione politica anche in tribunale e cancellano le cause che li vedevano contrapposti.
Un altro passo verso l’alleanza. Dopo anni di scontri politici e battaglie legali il Movimento 5 stelle e il Partito Democratico “fanno pace”. Ormai da un anno al governo insieme, M5s e PD hanno sancito il loro accordo rinunciando ad alcune delle cause che li vedevano contrapposti in tribunale. La notizia – riporta Adnkronos – è arrivata in una nota congiunta: “Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di comune accordo di abbandonare alcune cause che li vedevano contrapposti. È inutile continuare ad intasare i tribunali perdendo tempo con vicende vecchie e superate, anche per coerenza rispetto al rinnovato clima politico” – hanno comunicato lo scorso 13 agosto. L’aria di intesa tra i due partiti, poi, è stata amplificata dal voto effettuato sulla piattaforma Rousseau il giorno successivo quando gli elettori grillini hanno dato l’ok alle alleanze locali con i partiti tradizionali.
La maggior parte delle cause aperte finora costituivano accuse di diffamazione, procedimenti avviati per pure finalità politiche. Tuttavia – ricorda Fanpage – tra le ultime c’era anche quella di Luigi Zanda, ex tesoriere del PD, contro il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. La faida era nata a seguito dei commenti dell’ex leader pentastellato sulla proposta di legge presentata da Zanda per cambiare gli stipendi dei parlamentari italiani, equiparandoli a quelli dei deputati europei. Di Maio aveva detto che il provvedimento avrebbe provocato un significativo aumento delle retribuzioni di deputati e senatori, Zanda aveva replicato che si trattava di una totale falsità. Ma ora sembra acqua passata. Tranne che per Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che su Facebook si è espresso in merito criticando la decisione del PD: “Prendo atto che il Pd ritira le cause contro Beppe Grillo. Rispetto la scelta, anche se mi dispiace per i militanti: querelando Grillo – a nome PD – intendevo difendere l’onorabilità dei volontari, volgarmente accusati non solo sui social. Per quello che invece mi riguarda personalmente non intendo ritirare nessuna azione civile avanzata contro Beppe Grillo e contro Il Fatto Quotidiano”.
Fonti: Adnkronos, Fanpage, Matteo Renzi Facebook
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