L’ex Premier Mario Monti interviene in un momento critico per l’economia italiana per dire la sua sul Recovery Fund. E ricorda che fu grazie al suo Governo se l’Italia non fece la fine della Grecia.
Chi meglio di lui – economista, docente universitario, ex Premier e senatore a vita – per analizzare la situazione economica attuale ed esprimersi sui fondi messi a disposizione dall’Europa? Mario Monti non si è mai tirato indietro nel dispensare analisi e consiglio. Lo scorso mese, con il vertice Ue in corso – riportava Agenzia Nova – intervenendo a “In viva voce” su Rai Radio1, affermava: ” Io spero solo che la Bce non debba inondare l’Europa di liquidità, con gravi rischi per il futuro, soltanto perché gli Stati membri non sanno mettersi d’accordo“. Ora il professor Monti – a distanza di quasi un mese – è tornato sulla questione Mes e Recovery Fund. “L’Italia con il Recovery Fund corre il rischio che non si sappia come spendere masse ingenti di denaro in tempi relativamente brevi, e rinunciare al Mes sarebbe poco responsabile”. A dirlo è l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti in un’intervista rilasciata a La Repubblica. Recentemente nominato dall’ Organizzazione mondiale della sanità presidente della Commissione per la salute e lo sviluppo sostenibile, il senatore a vita ha delineato la sua posizione in merito alle misure economiche da adottare in Europa. La preoccupazione di Monti a proposito dello storico accordo raggiunto in Europa è che gli italiani sviluppino una certa assuefazione all’assistenza: “Ora sono sospesi tutti i vincoli europei, ma questa sospensione non significa un riconoscimento di “colpe” precedenti da parte dell’Ue. Temo che quando le regole europee verranno ripristinate si rischi anche la stabilità psicologica di chi oggi le considera abolite per sempre”. Dall’altra parte rifiutarsi di sfruttare i fondi del Mes dipenderebbe, secondo l’ex Premier, da motivi ideologici.
La Commissione di cui Monti è attualmente a capo è stata appositamente creata dall’Oms per esaminare come i diversi Paesi hanno reagito all’emergenza sanitaria innescata dal Covid 19. Compito di questo nuovo organo indipendente sarà anche per formulare raccomandazioni volte migliorare la risposta dei sistemi sanitari dei singoli Paesi membri. Per farlo – secondo il professore – è indispensabile che la salute cominci ad avere un peso maggiore nelle scelte dei politici. Ma il “fautore dell’austerità” non manca di ricordare:“E’ giusto che gli Stati spendano in una fase di emergenza, ma bisogna fare attenzione a non creare un mondo del debito e del disavanzo che ha conseguenze molto pesanti dal punto di vista economico ma anche culturale: si rischia di pensare che debito e disavanzo siano condizioni naturali e permanenti, si trasformino quasi in una virtù, mentre come è ovvio non è così”.
Infine, rispondendo alle critiche chi lo addita come “mister autorità”, l’ex Premier ribatte: “Una parte degli italiani, agitata da quei social, mi vede come fautore dell’austerità per partito preso, sempre e comunque. Negli altri Paesi, ricordano semmai il mio governo come quello che ha evitato agli italiani di finire come i greci”.
Fonte: Repubblica, Agenzia Nova
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