Migranti, è vittoria di Lamorgese: gli sbarchi aumentano e i decreti sicurezza verranno modificati

Via libera alla modifica dei decreti sicurezza e niente più sanzioni amministrative alle navi Ong. Intanto è impennata di sbarchi ed emergenza Covid tra i migranti

Il Governo ha incassato il via libera della Maggioranza alla modifica dei decreti sicurezza, una riforma voluta anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che dovrebbe essere mandata a Palazzo Chigi prima di Ferragosto. Per l’iter invece, se ne parlerà a settembre. All’approvazione di quel che sarà il nuovo decreto immigrazione manca solo il parere dei Comuni, per la loro competenza nella gestione dei centri di accoglienza. Da quanto dichiarato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – intervistata dall’ Avvenire – emerge che con il nuovo decreto sarà possibile convertire gran parte dei permessi di soggiorno in permessi di lavoro. Tra le modifiche più importanti lo stop alle sanzioni amministrative – ma il mantenimento di quelle penali – per le navi Ong che fanno salvataggi in mare e la reintroduzione di fatto della protezione umanitaria che era stata abolita dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Significativo anche il ritorno al sistema di accoglienza su base comunale, che in sostanza è un ritorno alla rete SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), ovvero la reintroduzione del modello dell’accoglienza diffusa, con migranti divisi in piccoli gruppi sul territorio.

Intanto però proseguono gli sbarchi in Sicilia e, di pari passo, cresce la preoccupazione per i migranti positivi al Covid, il cui numero continua ad aumentare, facendo tuonare il leader della Lega Matteo Salvini: “Chiederemo i danni al Governo e alla Lamorgese per un’altra nave da crociera-soggiorno destinata ai clandestini che sbarcano: paghino i ministri, non gli italiani!” riporta Il Giornale. C’è chi punta il dito contro la sanatoria spinta dalla renziana Teresa Bellanova per spiegare l’aumento degli sbarchi. Mentre per il ministro Lamorgese – intervistata da La Stampa – l’incremento sarebbe dovuto alla crisi economica e alla perdita di migliaia di posti di lavoro che hanno colpito soprattutto la Tunisia.

Nel frattempo la Croce rossa italiana continua a operare sulle due navi traghetto di proprietà delle Grandi Navi Veloci, noleggiate dallo Stato – non senza una valanga di critiche per il loro alto costo – per la gestione della quarantena dei migranti. La nave Azzurra è già a pieno carico e ospita una trentina di contagiati. Ma la scorsa settimana il Viminale ha aggiudicato la gara per il noleggio della seconda nave che, sebbene avrà meno posti rispetto alla prima, permetterà al governo di tirare un sospiro di sollievo dopo l’impennata dei contagi tra i migranti. La seconda nave stazionerà prevalentemente lungo le coste della Calabria.

Fonti: Avvenire, Il Giornale, La Stampa

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