Cresce la preoccupazione del personale sanitario per i migranti positivi al Covid a bordo della Azzurra: al momento sono 24.
I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci dicono che i casi attualmente positivi sono 13.791, +230 rispetto a ieri. Nelle ultime ventiquattro ore 10 morti che portano il totale a 35.225. Il numero complessivo dei dimessi e dei guariti sale a 202.697 con un incremento di 236 persone rispetto a ieri. I pazienti ricoverati sono 779, -22 rispetto a ieri mentre nelle terapie intensive 53 assistiti, +4 rispetto a ieri. Ad oggi, in Italia, il totale delle persone che ha contratto il virus è 251.713, +481 rispetto a ieri.
Proseguono gli sbarchi in Sicilia e, di pari passo, cresce la preoccupazione per i migranti positivi al Covid, il cui numero continua ad aumentare. Fanpage riferisce che la Gnv Azzurra – una delle navi quarantena stanziate dal Governo – ospita al momento 24 persone positive; a questa cifra vanno sommati altri 6 casi sospetti in attesa di accertamenti che, per sicurezza, vengono trattati come positivi. La Azzurra è attualmente in rada presso il porto di Trapani. In totale, a bordo ci sono 603 persone tra cui numerosi immigrati provenienti dalla Tunisia, Paese con un regolare Governo e in cui al momento non vi sono guerre.
Il numero di migranti positivi al Covid nell’isola siciliana aumenta: a Pozzallo, un altro hotspot sovraffollato dal flusso migratorio di questi difficili mesi, sono stati individuati ben 73 profughi positivi al Coronavirus – riferisce TGCom24. Per supervisionare le procedure di contenimento delle persone contagiate e prevenire fughe come quelle degli scorsi mesi, il prefetto Filippina Cocuzza ha disposto lo schieramento di alcuni reparti dell’esercito: “La situazione che si è creata a Pozzallo non fa che confermare le nostre proteste degli scorsi mesi riguardo la pesante sottovalutazione della situazione degli sbarchi da parte del Viminale” – ha commentato l’assessore alla salute della regione Sicilia Ruggero Razza. Giusto pochi giorni fa, sempre a Pozzallo, un tentativo di fuga ha portato 15 migranti – tra cui una donna incinta – a scappare dalla struttura per sottrarsi ai controlli ed alla quarantena obbligatoria. Adesso, i 90 militari richiamati dal prefetto vigileranno affinché situazioni simili non possano verificarsi nuovamente.
La situazione non è drammatica soltanto al sud: il sindaco di Gonars in provincia di Udine Ivan Boemo si è lamentato per la mancanza di direttive precise su come gestire l’afflusso di migranti che vengono trasferiti nel suo comune: “Vorrei pagare di tasca mia il viaggio per portare queste persone a Palazzo Chigi: forse allora capiranno quanto è difficile la situazione e che bisogna fare qualcosa” – le parole provocatorie del primo cittadino che si è impegnato in prima persona per gestire la situazione, accompagnando un gruppo di profughi provenienti dall’Afghanistan alla Croce Rossa con la sua vettura – dice Il Gazzettino. I profughi che hanno dichiarato di essere minorenni non sono ancora stati sottoposti a tampone: “Mi sono esposto in prima persona ad un grave rischio sanitario. Urge un cambio di strategia altrimenti saremo letteralmente invasi”, ha concluso Boemo. Dal Viminale però non è ancora giunta nessuna risposta.
Fonte: Fanpage, TGCom24, Il Gazzettino, Ministero della Salute
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